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Sindrome di Rebecca: i danni della gelosia retroattiva

La gelosia è un sentimento legato ad un senso di possesso verso una persona cara e al timore di perderla. Chi la prova vive uno stato costante di ansia e vive nella paura che l’oggetto di amore possa essere portato via da un’altra persona.

Anche se si sviluppa partendo dall’idea errata che qualcun altro ci appartenga, una gelosia moderata nelle coppie è considerata normale e può essere accettata. Anche in relazioni sane e stabili talvolta può manifestarsi una forma di gelosia funzionale che serve a manifestare il proprio amore per il partner.

Al contrario una gelosia eccessiva e incontrollata è fonte di gravi problemi e rientra nella sfera della patologia. Questa gelosia patologica deriva da cause che non collimano con la realtà ed è fonte di grande sofferenza e frustrazione.

Un tipo specifico di gelosia patologica prende il nome di gelosia retroattiva. Questa particolare forma di gelosia si scatena in relazione al passato sessuale e sentimentale del partner.

Cos’è la sindrome di Rebecca?

Facciamo riferimento alla gelosia retroattiva anche quando parliamo della “sindrome di Rebecca”, che prende il nome dal romanzo di Daphne Du Maurier “Rebecca la prima moglie” e dell’omonima pellicola di Alfred Hitchcock.

Chi soffre della sindrome di Rebecca pensa continuamente alle storie precedenti del partner e immagina situazioni e momenti che potrebbe aver vissuto in compagnia di una vecchia fiamma. Tale comportamento era attuato anche dalla protagonista di “Rebecca la prima moglie”.

Il romanzo racconta la vita di una giovane donna che sposa il signor Max De Winter, un uomo vedovo e benestante. La morte della prima moglie dell’uomo, Rebecca, era avvolta nel mistero. La seconda moglie di Max De Winter era tremendamente gelosa di Rebecca, nata dopo aver ascoltato i racconti della governante che idolatrava la sua padrona.

Caratteristiche della sindrome di Rebecca

Secondo un sondaggio del British Second Wives Club somministrato a un gruppo di seconde mogli, il 78% delle donne sposate con vedovi sente di vivere all’ombra della prima moglie e il 63% si sente rifiutato dalla famiglia e dagli amici del consorte.

Uno degli aspetti centrali della gelosia retroattiva è che non ha delle basi concrete. E’ una gelosia immotivata e accentuata che riguarda il passato del partner e può generare un senso di frustrazione, sofferenza e impotenza. In effetti si configura come un’ossessione, instillandosi nella mente di chi la vive e portando ad una grande sofferenza nella coppia, che spesso arriva alla rottura.

I sintomi

Bisogna precisare che la sindrome di Rebecca non è riconosciuta dal DSM-5 nè da altre classificazioni internazionali di malattie psichiatriche. Nonostante ciò considerando gli elementi che si manifestano nei casi di gelosia retroattiva, come l’incidenza di alcuni comportamenti e le dinamiche di coppia, è possibile descrivere un quadro sintomatologico formato da:

  • Ossessione e rimugino sul passato sentimentale e sessuale del partner. Chi soffre di tale sindrome tende ad immaginare il passato del partner e i suoi incontri precedenti. L’immaginazione porta la persona che vive questa sindrome ad immaginare momenti personali ( immaginando come fossero i rapporti nella relazione precedente) e anche momenti erotici.
  • Idealizzazioni e paragoni costanti con gli ex. I pregi degli ex vengono enfatizzati e paragonati costantemente ai propri, solo ascoltare il nome di un ex genera in queste persone ansia e un profondo fastidio. La persona che vive la sindrome di Rebecca, idealizzando i presunti rivali, si sente inferiore e teme costantemente di essere abbandonata e tradita.
  • Manie di controllo, indagini e domande continue sugli ex. A causa della gelosia, chi è affetto dalla sindrome di Rebecca sottopone continuamente il partner a prove e verifiche. Ha dei pensieri paranoici sulla fedeltà del partner ed è convinto che le relazioni del passato fossero migliori di quella attuale. Necessita di continue conferme, dimostrazioni d’amore e attenzioni. Nonostante ciò, qualunque rassicurazione sembra vana, poichè la persona non si rende conto che gli ex non costituiscono una minaccia.

I sentimenti prevalenti in questa sindrome sono: ansia, rancore, invidia, irritabilità fino a giungere all’aggressività, bassa autostima, senso di inferiorità, disagio persistente.

Le cause della sindrome

Ci sono due cause principali che si associano alla gelosia retroattiva:

  • L’insicurezza: deriva dalla credenza di essere inferiori o di non rispecchiare determinati standard nei quali gli ex fidanzati eccellevano.
  • La possessività, che nasce dalla paura dell’abbandono e da una bassa autostima.

Gli studiosi affermano che questi meccanismi si presentano in maniera diversa tra uomini e donne:

  • Nelle donne la sindrome di Rebecca rispecchia la paura di non essere la “migliore” tra le relazioni del partner e quindi di non possederlo totalmente, in quanto si percepisce la presenza di una rivale. Questa gelosia riguarda la sfera sentimentale, le donne affette dalla sindrome soffrono perchè non sono le uniche con cui il partner ha vissuto momenti romantici.
  • Negli uomini la gelosia retroattiva nascerebbe dal rifiuto del fatto di non essere stati gli unici ad aver posseduto fisicamente la partner e da un rifiuto inconscio della condivisione della partner con altri. Questa forma di gelosia riguarda un forte bisogno di dominare e spesso porta a confronti che riguardano l’aspetto sessuale.

Uno stato di profondo disagio, che mina profondamente il benessere della persona che lo vive e ha delle gravi ripercussioni sulla coppia.