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Sasha, 4 anni, è morto in guerra. La madre: “Grazie a tutti per le preghiere”

Sasha, bambino di 4 anni disperso a Kiev, è stato ritrovato senza vita. Il piccolo stava fuggendo dalla guerra su una barca, insieme con la nonna; una barca che è stata affondata dai colpi delle truppe russe. Sul suo corpo sono stati ritrovati segni di proiettili.

Sasha era disperso dallo scorso 10 marzo. L’appello disperato della madre, Anna Yakhno, ha tenuto il mondo col fiato sospeso. Poi, la tragica notizia.

La madre ha comunicato la sua morte dopo l’appello internazionale per ritrovarlo: “Ringrazio tutti coloro che ci hanno creduto, che hanno aiutato nella ricerca, ringrazio tutti per le vostre preghiere e per la fede, vi ringrazio per il vostro sostegno. Sasha, il nostro piccolo angelo è già in paradiso. Oggi la sua anima ha trovato pace“, scrive.

I volontari, che erano al lavoro da giorni per ritrovare il piccolo, hanno faticato a trovare le parole per la madre distrutta dal dolore: “Cara Anna, trovare le parole giuste è molto difficile. Abbiamo cercato Sasha in Polonia e Germania per giorni e abbiamo pregato ogni giorno che tu potessi rivedere presto tuo figlio. Siamo molto dispiaciuti, i nostri pensieri sono con te e Sashko“, scrive Thomas Alpha.

Sasha, 4 anni, ritrovato senza vita: il conflitto ha già ucciso 135 bambini

La donna, dalla scomparsa del piccolo, non ha mai perso la speranza: sperava che Sasha fosse riuscito a sopravvivere all’attacco delle truppe russe. Molte sono state le segnalazioni, dalla Germania e dalla Romania, di volontari che pensavano di averlo ritrovato. Poi, il 5 aprile c’è stato il tragico epilogo.

Perquisire l’area in cui il bambino era disperso è stato molto difficile per la presenza delle truppe russe sul fiume Dnepr. L’esercito ucraino è riuscito a respingerle: solo allora sono state avviate le ricerche del piccolo nella zona in cui la barca è affondata. Così, Sasha è stato ritrovato senza vita, ucciso da un conflitto che ha già sterminato 135 bambini dall’invasione della Russia.

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.