In questi giorni i tifosi napoletani si stanno domandando in che modo proseguirà la carriera del giocatore polacco, e se sarà all’interno della squadra per la quale gioca ormai dal 2 agosto 2016, tramite un rinnovo.
Pare che si stia valutando la possibilità di un rinnovo del contratto e quindi che ci sia ancora un’altra stagione in programma insieme al Napoli, in seguito a quello che è l’accordo in vigore con scadenza giugno 2021.
Nei prossimi giorni Cristiano Giuntoli – attuale direttore sportivo del Napoli – avrà un più preciso confronto con il calciatore, e per il momento sembra ancora possibile ogni scenario. Esiste l’eventualità che non venga trovato un accordo per il rinnovo che permetta un proseguo di carriera all’interno della squadra napoletana, e che l’atleta venga ceduto alla Juve, con la quale il Napoli potrebbe ritrovarsi a questo punto di nuovo in contesa ma questa volta su un altro binario. La squadra bianconera intanto cerca una nuova collocazione per Higuain verso il River Plate.
Nel caso in cui dovesse concretizzarsi tale ipotesi, gli occhi della squadra “cedente” potrebbero guardare per un sostituto la figura di Victor Osimhen, attaccante del Lilla e della nazionale nigeriana. L’interesse per quello che potrebbe diventare un nuovo membro per la squadra sembra abbastanza concreto, il suo valore di mercato è di 60 milioni di euro.
Molti i tifosi che sperano che il giocatore, attualmente attaccante del Napoli e anche della nazionale polacca, continui a scrivere la storia del calcio napoletano. D’altronde ancora stanno vivendo le emozioni di pochi giorni or sono, quando nella finale di Coppa Italia proprio contro la Juventus, terminata 0-0 dopo i temi regolamentati, segna il rigore decisivo che consentirà alla squadra di vincere per la sesta volta la competizione.
Per ora nulla pare definito e si attendono i prossimi giorni per avere informazioni più precise sulla nuova composizione delle squadre – e sull’eventuale rinnovo del contratto per Miik – che in questo momento riflettono su come giocare le proprie carte, questa volta in tavola e non in campo.