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Napoli in marcia contro il conflitto in Ucraina: “Pronti ad accogliere i profughi”

Ieri a Napoli, come in molti paesi del resto d’Europa, i cittadini sono scesi in piazza per protestare contro lo scoppio della guerra in Ucraina. La città è unita contro il conflitto: ieri in centinaia hanno sfilato su Via Toledo e a Piazza del Plebiscito per lo stop alla guerra.

I napoletani reggono con fierezza una bandiera di 30 metri con i colori della pace. Tra la folla, decine di cartelli con scritto “Stop war, stop bombs”. La situazione resta tesa. Questa notte il presidente Zelenski ha fatto il punto della prima giornata di guerra: 137 morti e 316 feriti. A Kiev, il capo dello Stato è sotto il mirino dei sabotatori russi ma resta nella capitale con la sua famiglia.

Napoli unita per la pace: la guerra nel cuore dell’Europa ha sconvolto il mondo intero

La guerra nel cuore dell’Europa ha sconvolto il mondo intero. L’Unione Europea ha già preparato un pacchetto di dure sanzioni economiche per la Russia, ma il conflitto non sembra affatto sulla via della risoluzione. Questa notte, Zelenski si è brevemente collegato con il Consiglio Europeo ma, nonostante l’espressa vicinanza degli altri stati, in un videomessaggio ha denunciato l’isolamento dell’Ucraina: “Le altre potenze mondiali restano a guardare“. L’uomo chiede retoricamente se le sanzioni abbiano in qualche modo fermato Putin.

La strada delle sanzioni economiche è al momento l’unica percorribile per scongiurare un conflitto di più vasta portata, potenzialmente atomico, con la Russia.

Il consigliere del ministro dell’interno ucraino sostiene che oggi sarà la giornata più difficile per il Paese.

L’iniziativa dei cittadini napoletani è promossa dal Comitato Cittadino contro la guerra ed ha visto l’adesione di molti gruppi ed associazioni diverse. Tutti uniti, al di là delle differenze ideologiche, per schierarsi con l’Ucraina.

Il clima è teso: pronti ad accogliere i profughi di guerra

Il console onorario di Bulgaria nella città partenopea, Gennaro Famiglietti, ha scritto al console ucraino Maksym Kovalenko: “Caro Maksym, Napoli è la città dell’accoglienza, per la sua storia e la sua cultura mediterranea non farà mancare il suo sostegno e appoggio per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina. Libertà, democrazia e diritti dei popoli sono valori che ci spingono a missioni di solidarietà che solo attraverso l’impegno e il legame che possono mettere in campo la cultura e la diplomazia possono diventare concrete”. 

Anche Vincenzo De Luca ha mostrato solidarietà per il Paese dotto attacco: “Non possiamo fare altro che esprimere la nostra piena solidarietà e chiedere un intervento di tutti i paesi per il blocco immediato degli interventi sui civili. Ovviamente il clima è quello che è, dobbiamo andare avanti rispetto le scadenze che abbiamo. L’Italia è il paese più esposto dal punto di vista delle forniture energetiche, dobbiamo essere preparati a ricadute sull’apparato riproduttivo del nostro paese, ad oggi imprevedibili ma anche pesanti. Dobbiamo essere pronti a tutto”. 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.