La morte del giornalista Andrea Purgatori è stata annunciata il 19 luglio scorso.
Giornalista, sceneggiatore, saggista e attore italiano, era da tempo malato.
Purgatori aveva un tumore ai polmoni ma dopo ladiagnosi di metastasi cerebrali era statosottoposto a un ciclo di radioterapia al cervello su cui la famiglia chiede chiarezza per capire se fosse effettivamente necessaria.
Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati nel fascicolo aperto in procura a Roma sulla morte di Andrea Purgatori in seguito all’esposto presentato dalla famiglia del giornalista.
Si tratta di due persone che operano in una struttura di diagnostica.
Nell’esposto depositato a piazzale Clodio i familiari hanno chiesto che venga fatta luce sulla correttezza della diagnosi refertata al giornalista e delle cure apportate.
Intanto la prossima settimana i pm titolari dell’indagine in cui si procede per l’ipotesi di omicidio colposo, conferiranno l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia mentre si sta procedendo all’acquisizione delle cartelle cliniche nelle strutture che hanno avuto in cura il giornalista scomparso mercoledì scorso.
Nell’annunciare la notizia della morte, i familiari si erano limitati ieri a parlare di una “breve fulminante malattia”.
Secondo quanto si apprende, il giornalista soffriva di una grave forma tumorale e aveva girato più di una clinica, oltre a quella indicata nella denuncia.
Spetterà ora all’inchiesta della procura romana approfondire se vi siano stati errori da parte dei sanitari che avevano in cura il giornalista.
Morte Andrea Purgatori, due indagati per omicidio colposo dalla Procura di Roma
CRONACA
21 lug 2023 – 12:03
©Ansa
La Procura della Capitale ha iscritto nel registro degli indagati i nomi di due persone che lavorano in una delle cliniche dove era stato curato il giornalista. La denuncia è partita dalla famiglia: si chiede di verificare la correttezza delle cure ricevute. Oltre a un tumore ai polmoni, Purgatori aveva sviluppato problematiche cerebrali. Si vuole chiarire se avesse o meno delle metastasi al cervello
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Due persone di una struttura diagnostica in cui era stato curato il giornalista Andrea Purgatori, scomparso a Roma lo scorso 19 luglio “dopo una breve fulminante malattia”, sono state iscritte nel registro degli indagati. Tutto è partito dalla denuncia dei suoi familiari, presentata alla Procura della Capitale: il capo di accusa è quello di omicidio colposo. Purgatori era affetto da un tumore ai polmoni, a cui si erano aggiunti alcuni problemi cerebrali. Proprio su quest’ultima patologia si sta concentrando il lavoro degli investigatori. I parenti del giornalista sospettano che ci sia stato qualche errore nella diagnosi della sua malattia e di conseguenza anche nelle cure. Qualche indizio potrebbe arrivare dai risultati dell’autopsia, che gli inquirenti potrebbero affidare per la prossima settimana. Intanto, i Carabinieri del Nas stanno acquisendo le cartelle cliniche in tutte le cliniche – private e pubbliche – dove Purgatori è stato in cura.
La famiglia chiede chiarimenti sulla cura prescritta
Si cerca di capire se Purgatori avesse o meno delle metastasi al cervello, come sembrerebbe essere emerso dalle radiografie nella prima clinica che ha seguito il giornalista.
Nel corso dei successivi accertamenti medici avvenuti in un’altra struttura romana non sarebbero però emerse metastasi: i medici avevano parlato piuttosto di un’ischemia.
Per questo, in una nota della famiglia di Purgatori – rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau e difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri – chiedono che si faccia chiarezza sulla “cura prescritta”, riferendosi alla radioterapia al cervello a cui era stato sottoposto il giornalista.