Giustizia per Maria Tedesco, la donna vittima di femminicidio dalla mano assassina di Michele Marotta.
La Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto una pesante condanna do 26 anni e 6 mesi di carcere al 36enne imputato per l’omicidio della moglie.
I fatti risalgono al novembre 2020 e sono avvenuti in una stradina del comune di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta.
Una condanna addirittura più lieve della richiesta di ergastolo avanzata dal sostituto procuratore Nicola Camerlingo.
Per l’accusa l’uomo ha agito per gelosia a causa di una presunta relazione extraconiugale della donna.
Per il pubblico ministero si sarebbe trattato di una vera e propria esecuzione. L’apice di una serie di maltrattamenti a cui l’uomo sottoponeva la moglie.
Femminicidio Maria Tedesco, fu una vera esecuzione
Michele Marotta fece scendere la moglie dall’automobile e, dopo l’ennesima lite, le sparò contro 6 colpi di pistola da distanza ravvicinata.
Subito dopo salì in macchina, lasciandosi alle spalle la moglie agonizzante. Fu catturato poco dopo nella villetta di famiglia. All’epoca della tragedia la coppia aveva un figlio di 6 anni, affidato ora ai nonni.