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Liliana Resinovich, torna a parlare Claudio Sterpin: “Borsa portata a casa dal killer”

Si torna a parlare di Liliana Resinovich. In particolare, è Claudio Sterpin a rilasciare alcune dichiarazioni. Secondo l’amico di lunga data di Lilly, è improbabile pensare che nella vicenda sia coinvolto un terzo uomo. Secondo lui, è certo che al momento della scomparsa Liliana avesse con sé la borsa e i documenti, successivamente ritrovati a casa.

Caso Liliana Resinovich, parla Claudio Sterpin: “La borsa è stata portata a casa dal killer”

Aveva sicuramente con sé le sue cose. Se davvero l’ha uccisa una terza persona, come hanno fatto i suoi averi a tornare a casa?“, ha dichiarato Sterpin a Quarto Grado. Gli inquirenti, poco dopo il ritrovamento di Lilly senza vita in un sacco nero, hanno sostenuto che la 63enne avesse lasciato la sua abitazione senza portare con sé gli effetti personali.

Sterpin, però, non è affatto convinto di questa versione dei fatti. Secondo lui, sarebbe stato l’assassino a riportare a casa la borsa e i documenti di Liliana utilizzando il mazzo di chiavi che, tutt’oggi, non è stato ancora ritrovato.

Dopo il controllo certosino dei due cellulari della donna, è emerso che Lilly avesse intenzione di divorziare da Sebastiano. Prima della scomparsa, secondo gli inquirenti, avrebbe cercato più volte online “come ottenere il divorzio senza l’aiuto dell’avvocato“.

Claudio Sterpin è convinto che la donna stesse per lasciare il marito per iniziare una vita assieme. In un’intervista raccontò: “Liliana era ormai insofferente verso la vita coniugale. Durante le vacanze mi chiamava di continuo. Quando è andata col marito in Grecia mi ha telefonato ogni giorno. Lui continua a sostenere che il loro rapporto fosse idilliaco, ma io so che da anni era cambiato“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.