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La confessione di Fontana: “Ho ucciso Carol con il martello, ho filmato tutto”

Emergono nuovi agghiaccianti dettagli dalla confessione di Davide Fontana riguardo omicidio di Carol Maltesi, 26enne uccisa e smembrata, ritrovata in sacchi neri in Valcamonica. Il 43enne, fermato dopo il ritrovamento, è reo confesso del brutale omicidio della ragazza.

Fontana ha raccontato i dettagli dell’omicidio di Carol ai carabinieri, sostenendo che il tutto sia iniziato con un gioco erotico: “Dovevamo fare un video, il secondo più violento del primo“.

Dopo aver girato la prima scena di sesso, il 43enne racconta di essersi recato con Carol in camera da letto, di averla legata al palo da poledance e di averle coperto la testa con un sacchetto di plastica.

Ha spiegato alle forze dell’ordine: “Carol era completamente nuda, sdraiata a terra a pancia in su. Le ho legato i piedi, ho preso un martello e ho cominciato a colpirla ovunque, dalle gambe in su“. Poi, l’uomo avrebbe perso il controllo colpendola alla testa sempre più forte.

L’uomo, sollecitato dai carabinieri, non è riuscito a dare alcuna spiegazione al suo atto di violenza cieca: “Non so perché l’ho fatto, non ho idea di cosa sia successo. Lei si muoveva ma io continuavo a colpirla“.

La confessione di Davide Fontana: “Le ho tagliato la gola per pietà”

A quel punto, Fontana le avrebbe tolto il sacchetto dalla testa: “Credevo fosse morta. Perdeva molto sangue e non sapendo che altro fare le ho tagliato la gola con un coltello da cucina“. Fontana ha sostenuto che si trattasse di “un gesto di pietà” nei confronti della donna agonizzante.

Dopo l’efferato delitto, Davide Fontana si è allontanato dalla scena per comprare un’accetta. Ha smembrato il corpo della ragazza e ha tentato, come riportato da Varesenews, di bruciare il corpo della ragazza in una zona barbecue sul Lago Maggiore. Non riuscendo, però, nel tentativo, l’uomo ha tenuto la ragazza in congelatore fino al 20 marzo, giorno in cui si è sbarazzato del cadavere a Paline in sacchi neri.

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.