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Intervista all’attore Christian Giroso.

Christian Giroso è nato a Napoli il 16/12/1988. In tv ha ricoperto il ruolo di “O’ Cardillo” nella serie Gomorra, che lo ha visto coinvolto in ben 3 stagioni. Ha anche debuttato al cinema con due film: “L’intrusa” di Leonardo di Costanzo, nelle vesti di un commissario di polizia e “Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi” con la regia di Marco Martinelli, nel ruolo de “i Moustache Brothers“. L’attore ha oltretutto ricevuto il premio Ubu al migliore attore under 30. Questo mese lo si è visto recitare nei panni di Antonio Cappuccio nella serie di successo de “L’amica geniale” ed è proprio su tale personaggio che verte la nostra intervista.

– Cosa le piace del personaggio che interpreta, Antonio Cappuccio?

<< Quello di Antonio è un personaggio non scontato. Talmente buono da poter passare agli occhi degli altri come “fesso”, invece è estremamente riflessivo, nonostante la sua cultura scolastica non vada oltre la terza elementare. E’ il primo fidanzato di Elena, la quale tiene a lui , ma non lo ama. Viene “usato” dalla ragazza per minacciare Donato Sarratore, che continua a perseguitarla con insistenza. E’ orfano di padre e figlio di Melina (la pazza), lavora come meccanico per portare avanti la famiglia. Di questo personaggio mi è piaciuta soprattutto la bontà, il coraggio di portare avanti una famiglia, caricandosi sulle spalle delle responsabilità più grandi di lui. In più l’attaccamento alla sorella e agli amici, il modo di amare una ragazza alla quale, nonostante lei non lo ami, porta sempre un gran rispetto>>.

– C’è qualcosa, invece, che non approva di lui?

<< No, perché è un personaggio puro. Lui non vede cattiveria in ciò che gli succede, ma quando si rende conto che non c’è altro da fare, prende una posizione netta. Ci ragiona sulle cose e non è impulsivo, a meno che non gli si tocchino le persone a lui care ( per esempio quando Michele e Marcello Solara parlano male della sorella, lui interviene), in quel caso diventa impulsivo e agisce senza pensare alle conseguenze>>.

– Qual è stata la prima scena che ha girato nella serie?

<<La prima scena è stata una riunione con Lila, Elena, Pasquale, Rino, Carmela ed Enzo riguardo il Capodanno>>.

– Era emozionato?

<< Si, il giusto per cercare di non sbagliare>>.

– Qual è stata, invece, la scena più difficile?

<< La scena più difficile è stata durante il matrimonio di Lila. Difficile per una questione emotiva, poiché Elena, durante i festeggiamenti, passa tutto il tempo seduta al tavolo con Nino Sarratore, escludendo così Antonio>>.

– Quali sono le somiglianze e le differenze che ha con il suo personaggio?

<< Questo è un personaggio che ho dovuto riscoprire, essendo più piccolo di me di una decina di anni. Nello studiarlo mi sono rivisto. Ho riscontrato delle somiglianze con esso nel senso di responsabilità, nell’attitudine a fare delle scelte, nella propensione a riflettere prima di agire. La differenza, invece, sta nell’impulsività che ha in certi frangenti, ad esempio io non arriverei mai alle mani>>.

– E’ stato piacevole lavorare con gli altri attori del cast?

<< Molto. Qualche attore già lo conoscevo per esperienze lavorative passate insieme, altri invece li ho conosciuti su questo set e poi lavorare con dei professionisti è sempre molto piacevole ed è tutto più facilitato>>.

– Cosa l’è piaciuta di questa serie?

<< La serie è prodotta da HBO e Rai Cinema. E’ uno dei progetti europei più grandi e mi è piaciuto tutto, dalla produzione alla regia….Saverio Costanzo è un perfezionista!>>

– Cosa ama della recitazione?

<< E’ la mia vita, a volte mi capita di stare bene solo quando sto su un palco>>.

Quale messaggio lascerebbe a chi come lei sta lottando per realizzare un sogno?

<< Che si prenderanno tante porte in faccia, ma se c’è l’amore, la passione e soprattutto lo studio verso una disciplina, qualche portone prima o poi si aprirà. Quindi, anche se banale dirlo, non abbattersi mai davanti a nessuna difficoltà!>>