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Il Super Green Pass: ecco le regole da seguire

Il Super Green Pass nasce dall’esigenza di contenere l’aumento dei contagi dal virus che ormai sta terrorizzando il mondo intero da due anni. Anche per alleggerire la pressione sugli ospedali e su tutto il personale sanitario è partita subito la campagna vaccinale su tutta la popolazione.

Dall’introduzione dei vaccini, i casi stanno diminuendo sensibilmente e, in proporzione anche i malati gravi e i ricoveri in sala intensiva. Già nella stagione estiva il Governo ha reso obbligatorio il Green Pass per svolgere alcune attività sociali, per incentivare la popolazione ancora sprovvista di vaccino, di porvi rimedio.

Con l’arrivo dell’autunno aumentano sempre di più le restrizioni, per fronteggiare l’arrivo dell’inverno che, di conseguenza porta l’innalzamento dei casi. Infatti, negli ultimi giorni i contagi stanno aumentando e, il governo sta intervenendo con il pugno duro, infatti lo scorso 24 novembre, la camera ha approvato l’introduzione del Super Green Pass per salvare il Natale ed evitare un ennesimo lockdown.

Le nuove restrizioni che  entreranno in vigore dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 sono molto dure, una sorta di lockdown per i no vax.

Ma di fatto, cos’è  e a cosa serve il pass rafforzato?

  1. Il super green pass è un certificato verde rafforzato riservato a coloro che hanno completato il ciclo vaccinale e ai guariti dal Covid-19. Consente ai possessori di evitare le restrizioni legate alle zone gialle e arancioni.
  2. Il super green pass è valido per l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, ristorazione al chiuso, feste, discoteche e cerimonie pubbliche. Il super green pass non è previsto negli spogliatoi di palestre, piscine e altre realtà dove si pratica attività sportiva, dove serve il green pass base (cioè il tampone negativo).
  3. Dal prossimo 6 dicembre, quindi è necessario il green pass rafforzato per accedere al ristorante al chiuso, invece per i tavoli all’aperto non serve il green pass. Per soggiornare negli alberghi accesso è necessario green pass base che si ottiene con un tampone negativo.
  4. Per usufruire del servizio della metropolitana è necessario avere il green pass base, lo stesso vale per il trasporto ferroviario regionale, bus e tram.
  5. In zona bianca e gialla per l’accesso agli impianti di sci serve un semplice green pass. In zona arancione solo chi ha il super green pass può accedere alle strutture, mentre in zona rossa gli impianti sono chiusi anche per chi ha in tasca il green pass rafforzato.
  6. Possono partecipare alle feste solo i possessori di super green pass (dunque vaccinati o guariti da Covid).
  7. Per gli under 12 non c’è obbligo di green pass e non scatterà neanche quando arriverà il via libera alla vaccinazione dei bambini da 5 a 11 anni.
  8. Per andare al lavoro sarà ancora valido il green pass base con il risultato negativo di un tampone (valido 48 ore l’antigenico e 72 ore il molecolare). Mentre per accedere alle mense sui luoghi di lavoro è necessario il Super Green Pass.
  9. Per i lavoratori che non rispettano le regole, restano le sanzioni amministrative già stabilite, che vanno da 600 a 1.500 euro. Prevista anche la sospensione da lavoro e lo stop a stipendi ed emolumenti. Lo stesso vale per i datori di lavoro.
  10. Per andare all’estero serve il green pass ed è necessario verificare eventuali nuove restrizioni introdotte dai Paesi di destinazione. É necessario compilare il Passenger locator form.
  11. L’obbligo vaccinale che, fino ad ora, ha riguardato il personale sanitario e delle Rsa, adesso si estende anche per tutto il personale del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali di istruzione per adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. L’obbligo riguarda anche il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. E tutto il personale delle strutture adibite all’esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie.

Questi sono le misure scelte dal governo per ridurre la circolazione e di rendere il virus più debole e, quindi ridurre al minimo i ricoveri e di conseguenza le morti.