Il pareggio a reti bianche tra Francia e Romania ha estromesso l’Italia dall’Europeo under 21. Un dispiacere non da poco considerando il valore della squadra e il fatto che giocavamo in casa.
Forse l’ennesimo “biscotto” andato in scena ieri sera, dovrebbe portare a pensare di rivisitare la modalità di qualificazione ai gironi. Un brutto spot per il calcio e per tutti i valori che uno sport dovrebbe insegnare ai più giovani. Vedere giocatori professionisti che rinunciano a giocare accontentandosi del pareggio non è un belvedere, tutt’altro.
È ovvio che poi l’Italia ha avuto anche i propri demeriti. Se è successo quel che è successo vuol dire che in questa posizione scomoda ci si è messa lei. In tal senso è risultata fatale la sconfitta contro la Polonia. Sarebbe servita più cinicità e concretezza in quella partita e un pizzico di fortuna.
Infatti Luigi Di Biagio non cerca alibi, ha rassegnato le dimissioni dicendo che ringrazia tutti per la possibilità che gli è stata concessa e che ha dato sempre il massimo. Ad ogni modo secondo l’allenatore romano non si può parlare di fallimento nonostante il risultato negativo.
Le semifinali sono in programma giovedì: alle 18 Germania-Romania, alle 21 Spagna-Francia. La Spagna resta ancora la grande favorita del torneo (sconfitta 3-1 in rimonta nella prima partita proprio dall’Italia), ma si sa, giunti a questo punto tutto può succedere, in quanto più si va avanti e più la forza delle squadre si livella.
Sarà un bel finale di competizione. Saremmo potuti esserci anche noi e invece non ci siamo. Si spera in un futuro migliore per la nostra Nazionale. Le premesse sono anche buone, ma questa eliminazione pesa come un macigno.