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Cronaca: al quartiere Vomero (Napoli) scoppia la rivolta

Vomero: Il titolo della manifestazione è stato: “Due metri di dissenso, prima sostegno e poi lockdown” nell’area pedonale di piazza Vanvitelli e via Scarlatti.

Ieri sera, domenica 25 ottobre, sono scesi di nuovo in piazza al Vomero, a partire dalle 22:00. “Insieme per la dignità” è il grido dei cittadini partenopei, che vogliono bissare una protesta pacifica per far valere i propri diritti, in conseguenza delle chiusure, che vesserebbero ulteriormente i titolari di esercizi commerciali. L’intenzione è di occupare tutta la zona pedonale, fino a piazza degli Artisti e arrivare a piazza Medaglie d’Oro sul Vomero.

Chi vorrà e potrà essere presente per esprimere il proprio dissenso, potrà farlo anche stasera per un’altra categoria. “Il governo, la Regione devono ai cittadini italiani risposte certe e ragioni ineccepibili“. Alle 23:00 tutti a casa, rispettando il coprifuoco. “Non è possibile sostenere un altro lockdown, non ci sono le risorse economiche. L’economia di questa regione, l’economia dell’Italia non reggerà il colpo e le conseguenze saranno devastanti per ogni singolo cittadino”.

La manifestazione dell’altro ieri – proseguono gli organizzatori – ha subito l’onta della strumentalizzazione di una piccola parte di facinorosi e questo non è giusto. Non c’erano solo delinquenti (da cui ci dissociamo), c’erano anche persone per bene, commercianti disperati”.

Questa protesta si è rivelata meno aggressiva e forte, rispetto alla volta scorsa consumata a Napoli centro; con un movimento più chiaro e grida di aiuto.

Venerdì sera, infatti a Napoli zona lungomare, intorno alle 23.00 (orario previsto e deciso dal presidente De Luca per il coprifuoco totale) scatta la rivolta, infatti vediamo riversati per le strade del centro centinaia di protestanti,  tra cui ultras,  e negazionisti, mettendo in atto scene di violenza contro forze dell’ordine e cassonetti dell’immondizia collocati sui marciapiedi dei manti stradali,.

C’è da dire che la rivolta doveva essere fatta con la massima attenzione e serietà, per dare voce ad un popolo di commercianti stanchi e distrutti economicamente, ma purtroppo è degenerata in una situazione ingestibile e violenta a causa di quella parte di  cittadini che non hanno compreso, difeso e rispettato il momento storico difficile, che stiamo attraversando.

Un enorme fetta di cittadini napoletani sono indignati e dispiaciuti, prendendo le distanze da queste unità di persone che si muovono in tribù per seminare panico e violenza. ” Napoli non è questa, Napoli è la dignità di un popolo libero e onesto.”