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Consiglio dei Ministri: come voteranno i Grandi elettori

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto che prevede lo spostamento per chi è affetto da Covid o in quarantena fiduciaria, per il voto del Presidente della Repubblica.

Era un vero e proprio rebus, sul quale da giorni ogni forza politica interveniva con un’idea diversa, ma finalmente all’unanimità è stata decretata la convergenza.

Per raggiungere Roma e il seggio drive-in allestito nel parcheggio della Camera i parlamentari e i delegati regionali potranno utilizzare un mezzo privato oppure un’ambulanza.

In realtà quella approvata era la prima soluzione avanzata in Consiglio dei ministri dal Presidente Fico, anche se inizialmente si parlava di mezzi speciali per garantire il massimo della sicurezza.

Gli spostamenti ai fini del voto sono stati dunque autorizzati, ma per il tempo strettamente necessario alle operazioni di voto e con modalità che evitino qualsiasi pericolo di contagio.

Nel Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri è fatto divieto a quanti potranno votare il Capo dello Stato secondo queste modalità di: sostare in spazi pubblici, di entrare in contatto con persone non addette alle operazioni di voto, pernottamento e consumazione al di fuori dei luoghi prestabiliti come luogo di isolamento o quarantena. Ovviamente è obbligatorio l’utilizzo della mascherina FFp2 sia all’aperto che al chiuso, dunque in macchina.

Il luogo scelto per l’espletamento del voto è il parcheggio accanto alla Camera dei Deputati, dove è stato allestito uno spazio con dei gazebo per permettere a senatori e deputati di votare il Presidente della Repubblica.

Consiglio dei Ministri: regole di voto per i Grandi Elettori

La Camera si limiterà alla logistica e a rendere possibile l’espressione del voto, sul domicilio saranno i singoli deputati, senatori e grandi elettori positivi ‘fuori sede’ a doversi organizzare.

Non è invece stato definito se i Grandi Elettori voteranno direttamente dalla macchina, con una modalità analoga ai drive in per i tamponi anti Covid.

Per quanto concerne le modalità di voto, è previsto:

  • Un solo scrutinio al giorno (solitamente non più di sei ore).
  • Le tradizionali “cabine” in legno saranno sostituite da box anti covid-19 che garantiranno la segretezza del voto.
  • L’accesso all’Aula avverrà dall’ingresso posto sul lato sinistro, mentre per l’uscita si utilizzerà quello sul lato destro. Per accedere a Montecitorio sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, ma è sufficiente il green pass semplice.
  • Per quanto riguarda il giuramento del nuovo Presidente della Repubblica e i 1009 elettori, si potrà assistere in Aula dalle tribune.  È previsto il solo intervento del nuovo presidente della Repubblica, con un tempo massimo stimato in 40-50 minuti.

A queste regole si aggiunge la possibilità di votare anche tramite quelli che sono stati chiamati “drive-in” esterni, per permettere a tutti di esercitare il proprio diritto al voto.

Gli elettori positivi sono circa una trentina, ma ovviamente non è un dato certo, anche perché non è stato comunicato nulla circa gli i delegati regionali, complessivamente cinquantotto.

Per quanto riguarda eventuali rischi e pericoli ai quali si appellano le opposizioni, specie il Centro-destra, i virologi, tra i quali il Professor Bassetti ma anche il Professor Fabrizio Pregliasco, assicurano che rispettando queste “semplici” regole, non ci sarà possibilità di contagio.

Tuttavia, voci dell’opposizione ma anche giornalisti, si scagliano contro l’utilizzo del parcheggio, non visto di buon occhio, ma questo è un altro problema. Qualcuno ha parlato di “Ghettizzazione dei parlamentari”, che avrebbero potuto votare in un’aula separata e non direttamente all’esterno. 

Ma in questo caso si è optato per una extrema ratio, che a quanto pare mette d’accordo tutti… o quasi.