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Carmine Alboretti: l’Associazione giornalisti vesuviani

A due mesi dalla sua morte per iniziative a sostegno del territorio nasce l’associazione giornalisti vesuviani “ Carmine Alboretti ”.

Nel comunicato di presentazione dell’Associazione si può leggere che la nascita di questo progetto viene “Da un sogno dell’amico giornalista Carmine Alboretti”.

“Uno dei sogni di Carmine che si realizza. Davanti il suo letto, quel maledetto giorno, gli avevamo promesso che subito ci saremmo impegnati per realizzarlo”, commenta Antonio d’Errico, presidente dell’Associazione.

Nella nota di legge che “gli amici e colleghi, figli del Vesuviano, si riuniscono costituendosi in un gruppo unito e coeso che vorrà operare sul territorio tanto amato e raccontato da Carmine. Gli associati raccolgono il testimone di quei valori di onestà intellettuale e attaccamento al territorio che hanno caratterizzato la luminosa carriera di Carmine Alboretti. Un testimone importante che diventa sfida per continuare a fare bene in un territorio sempre più difficile da seguire e raccontare”.

L’Associazione, si legge ancora, “nasce come libero consesso di tutti coloro che operano nel mondo dell’informazione, della comunicazione e dell’editoria. Essa esercita in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”.

E nasce anche “con il proposito di sostenere la crescita culturale del territorio in cui opera, valorizzarne i talenti, stimolando e promuovendo la formazione dei giornalisti, la memoria storica nell’area vesuviana, la cultura della legalità”.

Il consiglio direttivo della neonata Associazione è composto da sette giornalisti vesuviani: Antonio d’Errico, eletto presidente; Francesco Gravetti, vicepresidente; Gianluca De Martino, segretario; Raffaele Perrotta, tesoriere; Gennaro Carotenuto, Carmen Cretoso e Pasquale Malvone, consiglieri.

E sempre Antonio d’Errico passa poi ai ringraziamenti: “Un grazie di cuore indirizzo a Maria, la moglie di Carmine, che da subito, con grande entusiasmo, ha condiviso questo progetto, e alla quale abbiamo affidato la presidenza onoraria; un grazie di cuore rivolgo anche ai colleghi-amici che con me, quali soci fondatori, hanno fortemente contribuito alla nascita dell’Associazione che da oggi inizia il suo percorso lungo il solco che ci ha tracciato Carmine”.