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Blitz a Caivano: sequestro di crack, eroina e hashish

Onore alle forze dell’ordine di Casoria e della tenenza di Caivano che persistono nella lotta contro lo spaccio. E’ di poche ore fa la notizia che annuncia la perquisizione di un androne, con conseguente ritrovamento di allucinogeni.

I militari, nel corso dell’indagine, difatti, hanno ritrovato diverse dosi di hashish, eroina e crack, una radiolina portatile e attrezzi utilizzati per contrabbandare droga, in sicurezza.

I fatti

Ancora una volta, lo sfondo dei brutali avvenimenti è il famigerato Parco Verde.

I carabinieri sono giunti, nell’immediato, sul posto, in contemporanea alla fuga dei pusher: gli spacciatori, proprio in quel momento, si trovavano all’interno dell’androne.

Gli agenti sono così riusciti a infliggere un duro colpo a uno dei principali punti, siti nella provincia napoletana, meglio sfruttati per il traffico illecito di droghe.

La piazza di spaccio più grande d’Europa

Il parco verde è una zona tristemente nota in Campania, il quartiere è conosciuto come la piazza di spaccio più grande d’Europa.

In seguito al terremoto del 1980, il governo dispose l’edificazione di alloggi alternativi a Caivano, a favore degli sfollati d’Italia (quasi trecentomila persone).

Si procedette allo stanziamento di millecinquecento miliardi di lire fuori bilancio, dando così il via a una delle più grandi operazioni di lucro sul mercato immobiliare della storia del sud Italia.

Il parco, da sistemazione provvisoria, divenne, d’improvviso, un rione residenziale di persone isolate dal resto della città.

La denominazione “verde”, attribuita al parco, non fa certo riferimento ad ampi giardini presenti all’interno della zona, ma a quello sbiadito dei palazzi che compongono il sobborgo. In tale sobborgo, sono  i narcotrafficanti a farla da padrone.

Un’infanzia da vivere

Nel 2008, nacque una confederazione per offrire sostegno ai bambini della zona e per dare speranza di un futuro migliore ai minorenni che abitano l’area.

L’associazione che prese il nome di “Un’infanzia da vivere” è stata fondata da Bruno Mazza, ex delinquente che ha deciso, dopo anni di carcere, di redimersi e aiutare chi, come lui, si è trovato in difficoltà.