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Attrazioni teatrali: qualche curiosità su Alessandro Preziosi

Alessandro Preziosi, come tanti altri attori, è arrivato al teatro quasi per caso e il suo percorso è uno di quelli che sul teatro e sullo sviluppo delle proprie passioni un po’ fanno riflettere.

Il teatro entra nella vita delle persone per diversi motivi. A volte si è circondati sin da bambini da un certo ambiente, di cui poi col tempo non si riesce proprio a fare a meno. In altre occasioni si tratta di una passione che nasce crescendo mentre si fanno nuove e diverse esperienze. Ma ancora, può succedere di avvicinarsi al teatro con la voglia di farsi interpreti di qualcosa, magari di una visione più grande.

In più occasioni l’attore ha raccontato che il suo percorso come attore non è iniziato con una passione tra i banchi di scuola, né quella del palcoscenico era una ambizione da sempre. Da bambino adorava fare le imitazioni dei grandi personaggi del teatro e della tv, ma l’aveva sempre presa esclusivamente come un modo per divertirsi.

Figlio di avvocati, finite le scuole superiori si iscrisse a Giurisprudenza, laureandosi a pieni voti. Ma non si tratterà di un percorso intrapreso ed in cui investire tutta la carriera, Preziosi non voleva fare l’avvocato!

Terminati gli studi all’università, superò i provini aperti ai Filodrammatici di Milano. Il fatto si presentò quasi come un’occasione per andare via di casa e cominciare un percorso diverso e cucito sulla sua personalità, piuttosto che quello che la sua famiglia desiderava per lui, che invece non sentiva di sposare.

Da lì la sua carriera si svilupperà tutta intorno al cinema e al teatro fino a quando diventerà particolarmente famoso per il ruolo interpretato in Elisa di Rivombrosa. Per la fama raggiunta grazie a questo progetto lo stesso Preziosi si è definito “un miracolato”. Ma anche qui l’attore dovette fare una scelta, che sarà quella che lo porterà poi ad abbandonare la fiction nella seconda serie, per andare in tournée, poiché la sua attenzione era sempre stata rivolta al teatro più che alla televisione.

Ma Alessandro Preziosi è uno di quegli artisti la cui professione diviene in qualche modo strumento di espressione, che ben si cuce sulle sue potenzialità ma non si riduce al mero atto di recitare.

Ciò che lo avrebbe appassionato, più del diritto e più del teatro, pare sia la carriera giornalistica, alla quale però sembra non si sia mai accostato. Anche quella però ha insita un bisogno di farsi interpreti di qualcosa, di un fatto, di soddisfare l’esigenza dell’espressione!

Oggi Alessandro Preziosi si fa promotore di un progetto che lo porta dallo stare d’avanti a dietro lo schermo. Egli si fa regista di un documentario dal titolo “La legge del terremoto” attraverso il quale racconta alcuni sismi, a partire da quello di Irpina, vissuto in prima persona. Il film era in programma nelle sale per metà novembre, prima che queste venissero ricostrette alla chiusura di questi giorni, ma già precedentemente era stato presentato alla Festa del Cinema di Roma.

Sembra quasi il coronamento di un percorso quello di presentarsi come regista, a raccontare qualcosa che sin da bambino lo aveva segnato. Dopo aver assaporato fin troppo bene l’odore del teatro, aver lavorato in televisione facendosi interprete di storie di altre persone. Oggi propone invece qualcosa attraverso la quale possa esprimersi in maniera più completa, più autentica, e probabilmente finalmente soddisfacendo quel bisogno di espressione che lo ha mosso nelle sue scelte di cambiare percorso, che caratterizzava la sua passione per il giornalismo, ed insito nel suo importante rapporto con il teatro e quello che questo ha significato per lui.

Gilda Caccavale
Gilda Caccavale
1996 - Laureata e specializzanda in scienze politiche. Da sempre appassionata di scrittura nella sua potenzialità di condividere e trasferire sottili intuizioni e prospettive, o irripetibili combinazioni dell'essere. Fermare la "visione" significa assistere l'evoluzione, e m'illumina d'immenso!