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Antonio Cassano dà l’addio al calcio giocato

Antonio Cassano dice basta al calcio giocato all’età di 36 anni. Un ritiro quantomeno strano, infatti l’attaccante si stava allenando già da una settimana con la sua nuova squadra, la Virtus Entella, poi improvvisamente la drastica decisione.

Il calciatore non è nuovo a queste vicende, infatti in tanti si chiedono “sarà davvero la volta buona?” con tanto di ironia e sarcasmo.

La carriera di Antonio Cassano è stata un continuo alternarsi di alti e bassi. Talento cristallino dal carattere bizzarro che spesso gli ha precluso di raggiungere risultati importanti. Molti appassionati lo hanno etichettato “uno spreco di talento”, volendo significare che probabilmente avrebbe potuto fare molto di più nella sua carriera per le doti che aveva.

Comincia la sua carriera nelle giovanili del Bari. Nel 1997, all’età di 17 anni, compie il suo esordio in serie A con la maglia del Bari contro l’Inter, durante il quale segna il suo primo gol e impressiona per le giocate fantastiche di cui si rende protagonista.

Nel 2001 si concretizza il passaggio alla Roma. Questi saranno gli anni d’oro di Antonio Cassano dove si consolida tra i migliori calciatori italiani del momento e insieme a Totti e Montella formerà il cosiddetto “trio delle meraviglie”.

Nell’estate 2006 passa al Real Madrid, motivo di grande orgoglio per lui. In Spagna però non si trova bene e dopo un anno compie il suo ritorno in Italia, stavolta alla Sampdoria.

Quando ormai sembrava sul viale del tramonto, a Genova vive uno dei periodi più positivi della sua carriera. Insieme a Pazzini formerà una coppia d’attacco fenomenale tanto da trascinare i blucerchiati in Champions League.

Dopodiché gioca una stagione nel Milan, una nell’Inter e 2 nel Parma, dove si rende protagonista ancora di giocate di grande qualità, nonostante una forma fisica non sempre ottimale. Nel 2015 torna alla Sampdoria, dove però il vero “Fantantonio” resta solo un ricordo.

Nel 2017 compie qualcosa di simile a ciò a cui abbiamo assistito in queste ore. Ingaggiato dal Verona, effettua qualche allenamento, poi decide di abbandonare ed annuncia il ritiro.

Il talento barese ha dato il suo contributo anche in Nazionale. Debutta con la maglia Azzurra nel 2003, con cui colleziona 39 partite realizzando 10 gol.

Sicuramente Antonio Cassano verrà ricordato come un grande calciatore che però avrebbe potuto vincere molto di più nel corso della sua carriera.