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Antico Egitto: le invenzioni moderne nate dagli egiziani

Circa 4000 anni fa, dal 3900 a. C. al 342 a. C., nasce la civiltà dell’Antico Egitto. Lungo le sponde del fiume Nilo, gli abitanti hanno la possibilità di sviluppare un’economia basata sull’agricoltura e, da qui gettare le basi per una società sempre più sofisticata e centralizzata. Infatti, il popolo egiziano è famoso per aver inventato cose che usiamo ancora adesso, oppure dei prototipi. Dunque essi sono famosi per aver inventato:

  1. Il make up. Da quando gli egizi iniziarono ad applicarlo 4000 anni fa, il trucco non è mai passato di moda. Il tutto nasce da un mescolare fuliggine con un minerale che si chiama galena per ottenere un composto usato per scurire e allungare il contorno degli occhi. Invece, sul viso si applicavano miscele minerali dall’effetto sbiancante. il trucco non era comunque una preorogativa femminile ma un’usanza anche maschile usata per rimarcare l’appartenenza a un’alta classe sociale.
  2. I fogli di papiro. Ancor prima della nascita della carta, gli egizi trovarono il modo di ricavare dal fusto di una pianta acquatica molto comune nel Delta del Nilo un supporto più leggero delle tavolette d’argilla usate in Mesopotamia, che avrebbe rivoluzionato il modo di scrivere. Le strisce strappate dal fusto della pianta venivano affiancate, pressate ed essiccate. I fogli accostati e incollati con acqua e farina, potevano poi dar vita a lunghi rotoli.
  3. L’aratro. Altra invenzione molto utile è stato l’attrezzo che ha rivoluzionato l’agricoltura tra il VI e il V secolo a.C. L’antenato veniva usato in Mesopotamia, ma era uno strumento leggero, in legno, che a malapena “graffiava” il terreno ed era trainato da uomini. Gli egizi attaccarono gli aratri prima alle corna del bestiame e poi, in modo più efficace, a lacci collegati agli animali.
  4. Spazzolino e dentifricio. I problemi dentali portarono anche allo sviluppo delle prime forme di spazzolino (inizialmente era un bastoncino di legno dalle estremità frastagliate) e a ben due diverse ricette di dentifricio. Una a base di materiali abrasivi come polvere di zoccoli di bue, ceneri, pietra pomice e guscio d’uovo bruciato. L’altra formula, comprendeva sale, menta, grani di pepe triturati e fiore di iris essiccato.
  5. Barba e capelli. In un clima torrido come quello dell’Antico Egitto, lo sfoltimento di peli e capelli era una pratica diffusa. Il corpo dei sacerdoti doveva essere completamente glabro come simbolo di purezza: l’usanza, per questa classe sociale, era di rasarsi da capo a piedi ogni 3 giorni. Anche per gli uomini comuni la barba incolta era segno di trascuratezza. Una finta barba curata era segno di alta dignità sociale: i sovrani ne indossavano una cerimoniale di lunghezza esuberante e forma squadrata, ricavata con la lana tosata delle pecore.
  6. L’inchiostro nero. Una ricetta di gomme vegetali, cenere e cera d’api erano alla base dell’inchiostro scuro per scrivere i geroglifici.