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Acqua su Marte: la missione Phoenix del 23 giugno 2008

«C’è acqua su Marte» annunciò la NASA il 23 giugno 2008.

MIAMI «C’è acqua su Marte». La Nasa lo ha ufficialmente confermato.

Le prove sono state fornite dalla sonda Phoenix.

«Abbiamo le prove», ha detto il ricercatore della University of Arizona, William Boynton, in una dichiarazione ufficiale.

«In precedenza avevamo osservato la presenza di acqua ghiacciata – ha aggiunto riferendosi alle osservazioni fatte con la sonda Mars Odyssey – ma questa è la prima volta che l’acqua su Marte è stata toccata e testata».

La sonda Phoenix, spiegano gli studiosi, è calata sulla superficie del pianeta rosso, ha scaldato il ghiaccio raccolto nel corso delle sue esplorazioni all’inizio della settimana.

Alla luce di quell’operazione, gli scienziati hanno confermato che quel ghiaccio è effettivamente acqua.

Gli scienziati possono quindi affermare senza ombra di dubbio che nella zona del Polo Nord di Marte esiste ghiaccio.

Grazie al radar MARSIS della sonda Mars Express Orbiter dell’ESA, un gruppo di ricercatori italiani è riuscito a trovare ciò che la comunità scientifica ha cercato invano per trent’anni: acqua liquida su Marte.

Trent’anni di ipotesi, dieci di tentativi, dozzine di sonde e tantissimi dati.

Pochi sono gli argomenti che hanno animato la comunità scientifica quanto la ricerca di un solo, prezioso elemento: l’acqua liquida su Marte.

E ora, eccola lì: sotto la calotta del Polo Sud marziano, uno scintillante lago di acqua salata, a portata di radar.

Lo studio è stato pubblicato il 26 luglio 2018 su Science da un team di ricercatori tutto italiano.

“Si tratta della prima evidenza di acqua liquida al di fuori del nostro pianeta” afferma orgogliosa la prof.ssa Elena Pettinelli, che lavora, come altri autori dello studio, presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre, “un lago di 20 chilometri quadrati a 1.5 chilometri di profondità”.

Ma come hanno fatto i ricercatori a scovare questo lago sotterraneo distante milioni di chilometri dalla Terra?

Grazie ad una tecnica tanto semplice quanto potente: quella del radar.

Le misure sono state effettuate dal radar MARSIS presente su Mars Express, una sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che orbita attorno al pianeta rosso, raccogliendo dati, da quasi quindici anni.

MARSIS, in particolare, è stato concepito e realizzato in Italia con un forte contributo statunitense, ed è in grado di emettere alcuni segnali radio e raccoglierne le eventuali riflessioni causate dalla superficie o dalle discontinuità presenti poco sotto di essa.

I segnali radio, infatti, come tutte le onde elettromagnetiche, quando attraversano un mezzo possono esserne influenzate: studiando il modo in cui ciò avviene è possibile ricavare tantissime informazioni sul mezzo che le onde hanno attraversato.

La scoperta

I dati che oggi vediamo comparire nell’articolo di Science sono stati acquisiti nell’arco di tre anni, dal maggio 2012 al dicembre 2015.

“In realtà, già nel 2008 osservammo qualcosa di anomalo proprio lì, sotto la superficie” ammette la prof.ssa Pettinelli, “ma all’epoca non potevamo esserne sicuri, anche a causa del modo in cui i dati vengono gestiti a bordo della sonda”.

Più di tre anni di lavoro intenso, quindi, durante i quali i ricercatori hanno raccolto abbastanza misure da poter affermare con estrema confidenza che in prossimità del Planum Australe di Marte, sotto un chilometro e mezzo di ghiaccio misto a polvere, vi è una superficie che riflette le onde radio in un modo perfettamente in accordo con la presenza di materiali che contengono notevoli quantità di acqua liquida.

In altre parole: un laghetto di acqua liquida, grande venti chilometri quadri, più o meno quanto il centro di Roma.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.