Falsi spinaci ingeriti per sbaglio da diverse persone attualmente ricoverate; i pazienti sono attualmente dieci, di cui uno gravissimo.
La vicenda nel napoletano, dove diverse società hanno commercializzato un’erba assolutamente velenosa e potenzialmente letale, spacciandola per spinaci.
Esteticamente le due piante: la mandragora e lo spinacio, sono molto simili e quindi si possono confondere, almeno in uno stadio iniziale di crescita. Le foglie sarebbero molto simili nella fattispecie.
I carabinieri della compagnia di Pozzuoli sono intervenuti all’ospedale Santa Maria Delle Grazie per alcune persone ricoverate per intossicazione alimentare. Una di queste è in prognosi riservata.
Gli inquirenti hanno immediatamente avviato degli accertamenti nei negozi in cui le due famiglie hanno fatto la spesa di frutta e verdura per risalire al mercato ortofrutticolo dalla quale proviene la partitadi spinaci freschi o biete ‘contaminata’ e venduta sfusa, non imbustata. Anche l’Asl Napoli 2 Nord è al lavoro.
Attualmente da quanto si apprende le zone interessate sarebbero quelle di Quarto e Monte di Procida. Da quanto accertato finora sarebbero stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio, nel Salernitano e Avezzano, in provincia de L’Aquila. Sono in corso analisi e campionamenti.
Bloccato e analizzato il lotto incriminato. Sopralluogo ASL , questa mattina, presso un distributore di Forio d’Ischia.
Questa mattina, i tecnici dell’ASL hanno sottoposto l’alimento a blocco ufficiale per effettuare campionamenti e analisi.
Al momento sono in corso esami di laboratorio (i cui tempi sono abbastanza lunghi) per accertare quanto sta accadendo. Nel frattempo i NAS e ai carabinieri stanno provando a ricostruire il percorso di commercializzazione della verdura sospetta, anche per comprendere le dimensioni del fenomeno oltre che per arginarlo.
È stata anche diramata l’allerta in tutti gli altri ospedali per eventuali pazienti che si presentassero al triage o fossero ricoverati con sintomi simili (tra cui le allucinazioni) a quelli dei pazienti dell’ospedale di Pozzuoli.
Al momento i sindaci di Pozzuoli e Quarto, con un appello, hanno invitato la cittadinanza a non mangiare verdure sfuse non tracciate.
Spinaci e mandragora: le principali differenze
Per quanto concerne la mandragora, come detto, essa è molto simile agli spinaci. La pianta della mandragora è molto diffusa in tutto il Mediterraneo. Possiede proprietà allucinogene; ogni sua parte è velenosa e contiene alcaloidi come scopolamina, atropine e ioscina. La pianta era usata a scopo lenitivo, analgesico, anestetico.
Ad elencare i sintomi da intossicazione da Mandragora è intervenuto “Nessuno Tocchi Ippocrate”, associazione di medici che ha diffuso la notizia dei casi di intossicazione. Tra i sintomi ci sono: secchezza delle fauci, visione offuscata e midriasi, aumento della temperatura corporea, difficoltà di minzione, sonnolenza, costipazione, tachicardia, vertigini, mal di testa, delirio e allucinazioni, episodi maniacali, confusione mentale, difficoltà respiratorie.