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Droga in carcere: guardie e spacciatori in arresto Secondigliano

Droga nel carcere di Secondigliano: scatta il blitz. Almeno venti persone, fra cui Guardie Penitenziarie, coinvolte nell’inedita piazza di spaccio all’interno del penitenziario napoletano.

I Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli eseguono un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale.

Quest’ultima emessa dal Gip del Tribunale di Napoli. La richiesta parte dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.

Droga a Secondigliano, coinvolte più di venti persone

Riguarda oltre venti persone, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e corruzione. Al fine di commettere atti contrari ai doveri d’ufficio.

Ci sono i carabinieri a gestire l’operazione,  in collaborazione con il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria.

Mentre l’indagine ha permesso di documentare l’esistenza di una piazza di spaccio gestita da detenuti all’interno del carcere di Secondigliano.

Guardie Penitenziarie in arresto, la reazione del sindacato

Gli arresti degli agenti coinvolti costituiscono un brutto episodio che rischia di discreditare l’intero corpo di polizia penitenziaria: è necessario spazzare via le mele merce che ledono l’immagine di un corpo di polizia“.

È il duro commento di Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale per la Campania dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp) che così commentano la presenza di alcuni agenti della Penitenziaria tra i destinatari delle venti misure cautelari notificate dai carabinieri al termine di una indagine che ha consentito di scoprire la presenza di una piazza di spaccio nel carcere napoletano di Secondigliano.

“La Polizia Penitenziaria – continuano i due sindacalisti – crede fortemente nei valori democratici ed istituzionali: questi agenti hanno tradito lo Stato e la fiducia dei loro colleghi i quali, nonostante sotto organico (solo in Campania di ben 600 unita’), con grande spirito di sacrificio riescono nel mantenere l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari. Il sindacato – concludono Moretti e Auricchio – esprime grande fiducia dell’operato della Magistratura”.