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Turismo, Cappella San Severo 2018 boom!

Le bellezze artistiche ed architettoniche partenopee sono da sempre il fiore all’occhiello della ricchezza della città di Napoli.

A testimoniare tale tendenza, sono arrivati i numeri delle visite ad uno dei complessi museali più prestigiosi del patrimonio culturale presente a Napoli, pari al Museo del Tesoro di San Gennaro e al parco archeologico di Pompei, come la Cappella San Severo che custodisce l’opera di Giuseppe Sanmartino il Cristo Velato.

Emblema della cultura barocca e della sua particolarità, la Cappella San Severo quest’anno ha avuto oltre 655mila visitatori paganti nello scorso anno, facendo registrare un aumento delle visite pari al +18% rispetto al 2017.

Il trend positivo dell’ente che custodisce l’opera di Sanmartino, oltre a far sì che la Cappella diventa il più visitato nella città partenopea, è certamente straordinario se si osservano le dimensioni della struttura, ben piccola cosa se paragonata al complesso diocesano oppure a quello di Donnaregina.

Ad avvalorare maggiormente l’importanza di questi numeri, sono anche le recensioni presenti sui vari siti web legati all’attività turistica, i quali certificano il gradimento, nonostante le condizioni non proprio agevoli dell’ubicazione del sito, presente nel cuore della città tra mura di tufo e vicoletti stretti e semioscuri.

L’interesse verso il sito della Cappella San Severo, già nel 2017 fu oggetto d’interesse internazionale per valore economico scaturito dalla attività annesse legate al turismo da parte del Financial Times.

La testata statunitense che si occupa di finanza, infatti, inserì tra le 1000 attività finanziarie private europee che avrebbero avuto il maggior tasso di crescita nel prossimo quinquennio. Inoltre all’interno della speciale classifica del Financial Times la Cappella figurava come unico ente museale privato, un unicum che avvalora maggiormente il valore, anche economico della struttura.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."