venerdì 19 Aprile, 2024
9 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Spreco alimentare: diminuisce quello domestico

Lo spreco alimentare diminuisce, soprattutto quello domestico, con una percentuale che sfiora il 25%. Questo dato sottolinea una crescente attenzione da parte della popolazione italiana, a quelli che sono gli sprechi, soprattutto alimentari. Il cibo che finisce in pattumiera, diminuisce, favorendo il “riciclo” e il “riutilizzo” delle pietanze in esubero.

A tal proposito, l’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg rivela una buona notizia: lo spreco settimanale medio delle famiglie, appare in natta diminuzione, da 6,6 a 4,9 euro settimanali, per un totale di 6,5 miliardi di euro contro gli 8,4 registrati nel rapporto precedente; in percentuale, circa il 25% in meno. Pane e verdure fresche sono fra gli alimenti più sprecati, nonostante, sempre più persone affermano di gettar via cibo, raramente. 

I consigli per evitare gli sprechi alimentari, soprattutto domestici, sono tantissimi e possono mutare considerevolmente le percentuali di cibo gettato via. Delle semplici azioni quotidiane che però possono rivelarsi davvero utili. 

La pasta ad esempio, quando si decide di cucinarla, è opportuno utilizzare solo la quantità adatta alle esigenze dei commensali; questo piccolo accorgimento, infatti, potrebbe rivelarsi molto utile. Un’altra attenzione, potrebbe essere quella di preferire alimenti biologici, per avere una maggiore consapevolezza sull’identità delle pietanze che poi si mangeranno. Per quanto concerne invece, le buone pratiche, un altro consiglio da parte degli esperti del settore, è quello di effettuare spese ridotte, ma frequenti, evitando le cosiddette maxi spese. Lo spreco alimentare scende dal 40-60% per i sistemi alimentari di grande distribuzione alimentare ad appena il 15-25% per gli acquisti che avvengono direttamente dal produttore agricolo. A tal proposito, anche la prevenzione degli sprechi in ambito domestico, riveste un ruolo fondamentale nella protezione e tutela dell’ambiente. 

Lo spreco alimentare che cala al 25%, rappresenta un dato sicuramente confortante, nonostante la strada da percorrere in questo senso, sia ancora molto lunga.