È stata chiesta l’archiviazione per il rapper milanese Sfera Ebbasta.
In quanto nel Gennaio 2019 è stata aperta un indagine, ai danni del cantante, per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti.
La Procura di Pescara, ha aperto un inchiesta, in seguito ad un esposto fatto dai senatori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni.
Secondo i parlamentari, i testi proposti dall’artista milanese, indurrebbero, i giovanissimi fan del cantante a fare uso di sostanze stupefacenti o allo spaccio.
In merito alle indagini fatte, il sostituto procuratore Anna Benigni ha dichiarato:” In mancanza di condotte concrete, idonee a tradursi in istigazione al consumo di sostanze stupefacenti, non può ritenersi sussistente, a meno di non voler ritenere responsabile per le proprie idee, e quindi per un reato di opinione, colui che si limiti ad esaltare il proprio, per quanto discutibile e a
tratti finanche pericoloso, stile di vita.”
Sfera Ebbasta, dunque non sarebbe colpevole di istigazione all’uso di sostanze stupefacenti in quanto manca
il collegamento tra i testi proposti dal cantante ed eventuali azioni illecite.
Il Pm ha poi dichiarato nel rapporto: “nella condotta dell’indagato si rintracciano gli estremi di un’esaltazione delle sostanze stupefacenti, sganciata, però, da qualsivoglia condotta materiale che integri gli estremi dell’istigazione”.
Il reato di fatto non c’è, così prosegue il magistrato Anna Benigni: “non è compito della magistratura censurare le opinioni e i contenuti dei testi delle canzoni o le fotografie di Sfera Ebbasta, al fine di educare le giovani generazioni”.
Verificato che il rapper non è responsabile di alcun reato, l’indagine aperta, dalla Procura di Pescara nei confronti di SferaEbbasta, va verso l’archiviazione.