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San Valentino, un viaggio tra tradizioni e curiosità

Come tutti sappiamo il 14 febbraio cade il giorno più romantico dell’anno,  San Valentino!

Ma scopriamo insieme perché ormai la nostra società è così sensibile emotivamente ed economicamente a questa ricorrenza, in effetti molti la definiscono un business per far soldi altri come un’occasione di raccoglimento e vicinanza per la coppia, altri ancora come un usanza banale priva di senso, infine per i più romantici è il giorno più bello dell’anno!

Il rosso, per antonomasia è il colore del San Valentino, rosso come amore, passione e carnalità, anche se dobbiamo ammettere di essere con il passare del tempo un po’ usciti da questi stereotipi, poiché a differenza del capodanno, il rosso per il San Valentino si predilige solo per regali come: rose,  scatole di cioccolatini,  cuoricini di vario materiale ecc..

Poiché sull’abbigliamento si tende a non scegliere sempre un look total red, anzi le donne preferiscono l’eleganza del nero magari in pizzo o di un abito romantico e delicati uomini anche puntano sulla classe e sulla sobrietà, tralasciando e distaccandosi dalla traduzione del rosso sempre e ovunque in questo giorno così dolce e romantico.

La storia del San Valentino è più particolare e singolare di ciò che pensiamo, infatti tendiamo ad associarla solo ad una banale ricorrenza che vede coinvolte varie coppie , ma invece la sua leggenda è davvero curiosa. Spesso ignoriamo  che si tratta di una festa millenaria, che ha dietro alcune storie personali.

A partire dal fatto che esiste più di un santo chiamato Valentino connesso con la festa. E che la prima festa, del 14 febbraio 496, nacque come contraltare “morale” ad un’altra festa pagana molto più sfrenata, che si teneva il 15. Andiamo a conoscere ed osservare meglio la storia della festa di “San Valentino”.

Anticamente infatti, ce ne erano ben due di San Valentino, primo è originario di Interamna (Frosinone), dove nacque nel 176 e dove fu vescovo: è considerato il guaritore degli epilettici e ‘difensore delle storie d’amore’.

Il secondo santo, è un martire cristiano decapitato a Roma il 14 febbraio del 274. Se alcuni storici lo identificano con il primo, la maggior parte lo ritiene appunto un altro martire cristiano. Altri ancora sostengono che non sia mai esistito.

Ad ogni modo, anche il secondo San Valentino ha a che fare con l’amore..

È buona abitudine dunque conoscere storia, costume e tradizione di questa romanticissima festa, sicuramente ci vorrà ancora quasi un millennio perché il nome di Valentino si associasse definitivamente alla festa dell’amore a livello mondiale.

Questo egregio merito va allo scrittore inglese Geoffrey Chaucer (I Racconti di Canterbury) che verso la fine del XIV secolo scrisse un poema, “The Parliament of Fowls (‘Il Parlamento degli Uccelli’) per celebrare il matrimonio fra Ricardo II e Anna di Boemia. Nel testo si collega la figura di Cupido a San Valentino, proiettando per sempre il nome di questo santo nel cuore degli innamorati.