Roberto Saviano, ancora una volta, fa discutere di sé. Dopo le numerose polemiche che hanno seguito le dichiarazioni nei confronti di Alberto Angela per il programma Stanotte a Napoli, lo scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano pubblica un post su Instagram dedicato alle bellezze di Napoli. In particolare, scrive al Vesuvio, in una vera e propria confessione d’amore.
Roberto Saviano e la polemica con Alberto Angela: le bellezze di Napoli sono piene di cicatrici
La polemica degli scorsi giorni, infatti, riguardava proprio la narrazione di Napoli fatta da Alberto Angela che, secondo Saviano, non avrebbe dato spazio anche alle profonde cicatrici di questa città nella sua puntata dedicata a Napoli. Una narrazione, quindi, romanzata, romantica, che vede solo il bello in un luogo che resta, secondo il giornalista, pieno di ombre. Ha così commentato: “chi ha occhi per vedere sa bene che le bellezze di Napoli non sono sfavillanti ma piene di crepe e cicatrici“.
Forse lo scrittore, dopo le ultime dichiarazioni, ha sentito nel profondo la necessità di professare esplicitamente l’amore per la sua città.
La confessione d’amore al Vesuvio e la nostalgia di casa
Così, dopo le polemiche, ha pubblicato un post su Instagram dedicato al Vesuvio, simbolo di Napoli così amato dai suoi abitanti. Gli abitanti di Napoli sono legati all’immagine del pericoloso vulcano da un amore paradossale. Adorato e temuto, il rapporto col Vesuvio è l’incarnazione perfetta dello spirito di parte di questa città; del cogliere l’attimo presente senza preoccuparsi troppo del domani.
Saviano allega come descrizione alla foto del Vesuvio innevato: “Vesuvio, muntagna mia, mi manchi anche quando sei innevato e cambi volto“. Per chi vive a Napoli, la vista del Vesuvio significa esser tornati a casa, nel luogo che sentiamo sicuro, protetto da quell’incombente vulcano che potrebbe, però, distruggere tutto in pochi attimi. Il giornalista, ormai lontano dalla città da diversi anni, si lancia nella dichiarazione d’amore ed esprime, in questo modo, tutto il suo dolore per la lontananza da casa.