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Moncler: il nuovo piano di sostenibilità dell’azienda

Il nuovo piano di sostenibilità dell’azienda Moncler prevede 5 obiettivi da raggiungere per il 2013. “Moncler Born to Protect” è il nome del progetto (all’insegna della responsabilità ambientale e sociale), in nascita proprio in questo periodo storico particolare, fortemente caratterizzato da un’emergenza sanitaria che si va – peraltro – ad aggiungere a un panorama già assai complesso.

Il presidente del brand – Remo Ruffini – dichiara di essere pronto a sperimentare nuovi approcci, modi di lavorare e azioni, tutti volti al raggiungimento di soluzioni adeguate. All’obiettivo primario di protezione delle persone dal freddo, si è aggiunto, in tempi recenti, quello di salvaguardia dell’ambiente.

I 5 punti strategici del progetto “Moncler Born to Protect” sono: i cambiamenti climatici, l’economia circolare, una catena di fornitura responsabile, la valorizzazione della diversità e il supporto alle comunità locali.

La prima sfida prevede la riduzione delle emissioni e l’adottamento di energie rinnovabili; dunque l’obiettivo diventa quello di raggiungere, in tutte le sedi aziendali, la carbon neutrality al 100% (entro il 2021) e di ottenere l’utilizzo pieno delle energie rinnovabili (per la fine di questo triennio).

Un’altra sfida, poi, riguarda l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale. In primis il riciclo della piuma – certificato secondo il Protocollo DIST (Down Integrity System and Traceability): provvedimento, già in voga dal 2015, in grado di consentire un risparmio di acqua del 70%, rispetto al processo tradizionale. In secundis l’utilizzo di nylon sostenibile e l’eliminazione della plastica monouso.

Il terzo obiettivo prevede la promozione di una catena di fornitura tracciata e responsabile.

Il quarto viene raggiunto grazie alla costituzione di un Diversity & Inclusion Council che mira alla sensibilizzazione dei dipendenti e alla formazione di un nuovo modello organizzativo, che sia basato su team di lavoro cross-funzionali e cross-culturali.

L’ultimo punto è rappresentato dal supporto alle comunità locali, attraverso apprezzabili attività di volontariato, che permetteranno a numerose famiglie di proteggersi dal freddo.