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Metropolitane: alla scoperta della metro di Via Toledo

Le metropolitane sono presenti quasi ovunque e anche la Campania non è da meno. Tra tutte, quella di Via Toledo si distingue per bellezza.

Nel 2013 la metropolitana di via Toledo ha vinto il premio Emirates leaf international award come “Public building of the year”. Nel 2015 è la volta del premio ‘International Tunnelling Association: Oscar delle opere in sotterraneo’, assegnato alla stazione che supera la concorrenza di importanti opere di Sydney e Gerusalemme.

Dei riconoscimenti importantissimi per una metropolitana che sicuramente merita una menzione per architettura e design.

Tra le metropolitane di Napoli, quella di cui si parla, ha tre uscite: via Toledo, via Diaz (fornita di scala mobile per la risalita e di un ascensore) e piazza Montecalvario.

Toledo è una stazione della linea 1 della metropolitana di Napoli situata nel quartiere San Giuseppe. Quando si entra all’interno sembra “tuffarsi” in uno scenario marino, dove tutto magicamente si colora di blu e di toni vicini all’azzurro. 

L’idea principale del progetto è quella di portare la luce del sole fino a quaranta metri di profondità attraverso il soffitto della stazione.

Il progetto della stazione, fa parte dell’idea intitolata: “Stazioni dell’Arte”, è opera dell’architetto catalano Oscar Tusquets ed è ispirata ai temi del mare e della luce, resi vivibile grazie ad abili giochi di luci ed ombre. All’interno della stazione sono presenti le interessanti installazioni di William Kentrige, i pannelli di Bob Wilson, i reperti del Paleolitico e i resti delle mura di epoca aragonese riemersi durante i lavori di scavo, tutti perfettamente integrati tra loro.

I corridoi sono decorati con mosaici a tema acquatico e nel lungo corridoio ci sono dei pannelli che riproducono il movimento delle onde ed infatti sembra proprio di essere sott’acqua.

Entrando all’interno della metropolitana, ciò che colpirà subito l’attenzione tra le tante cose, è il fantastico e suggestivo “Crater de luz”, un maestoso cono di luce che, dalla strada, attraversa in profondità tutti i livelli della stazione.

Attraverso il “cratere” i raggi del sole si fondono con le luci dei Led gestite da un software programmato da Robert Wilson (Relative light).

Tutto ciò crea un’atmosfera magnifica, che non smette mai di stupire. Anche coloro che utilizzano quotidianamente la metropolitana hanno rivelato di esserne fortemente attratti, e sono tantissime le fotografie postate in rete sui principali social. 

Insomma, una vera e propria opera d’arte contemporanea, che tutti almeno una volta dovrebbero visitare per lasciarsi incantare da cotanta bellezza.