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Librerie chiuse: un grande danno ai lettori forti

Librerie chiuse: una visione del mondo che non ci appartiene

Siamo in una visione del mondo che non ci appartiene: strade deserte e negozi chiusi ad eccezione del settore alimentare. Quando ne usciremo, pagheremo le conseguenze di questo blocco, provocato dal Covid-19. Chiederemo agli esperti, alla scienza, come agire per sostenere danni ed evitare di sprofondare in una crisi anche mentale.

L’Italia e quel patrominio culturale da mozzafiato

Bisogna fare in fretta! L’Italia è un paese con un patrimonio culturale mozzafiato. In questo periodo, nel quale ci si divincolava tra comunicati e conferenze stampa per l’inizio del progetto Maggio dei Monumenti, promosso dal comune di Napoli, la reclusione è ancora più evidente. A distanza di mesi non è possibile fronteggiare questa pandemia, poiché gli italiani sono ancora del tutto bloccati in casa. Un blocco che ha determinato e determinerà una grande crisi economica partendo dalle piccole, fino a giungere alle grandi imprese. Dalla fine della prima fase, che ha previsto l’intero blocco economico dell’Italia, il governo ci prepara ad affrontare la fase due, determinata in parte dall’apertura delle librerie.

Le librerie chiuse

Sappiamo che l’Italia è un paese ricco di scrittori, ma con pochi lettori. Un popolo di lettori, scrittori e anche editori fai da te evidenzia come  la distribuzione sia ai minimi storici, tanto da non riuscire a raggiungere nemmeno l’usuale tasso di distribuzione. Il mondo della cultura italiana perde oggi, una grande occasione: la possibilità di dimostrare effettivamente l’essenzialità della propria attività, data la rinuncia alla riapertura.

Le regole del Governo

C’è da precisare anche che il governo ha imposto delle regole ben precise: Lombardia, Campania e Piemonte, riapriranno il 3 Maggio; le province di Piacenza, Rimini e il Lazio, il 20 Aprile, mentre il Veneto riaprirà per soli due giorni a settimana. Un programma di riapertura che prevede una grande crisi su tutto il mercato culturale ed economico. Saranno i lettori a risentire fortemente di quest’andamento adottato dal governo, benché vedere le librerie chiuse, è un vero e proprio colpo all’anima. Di conseguenza, la cosiddetta “riapertura” sembra essere banale agli occhi degli esponenti della cultura italiana, che vedono il loro settore ancora fortemente bloccato.

Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.