Per la giornata mondiale dedicata alle sardine ecco alcune notizie su uno dei pesci azzurri più diffusi di tutto il Mediterraneo.
Il nome ufficiale scientifico è Sardina pilchardus, è un piccolo pelagico della famiglia dei Clupeidi, che fa parte del gruppo del pesce azzurro.
È un pesce migratore: è diffuso in grandi quantità in tutto il Mediterraneo, soprattutto nell’Adriatico, ma frequenta anche le acque dell’Atlantico orientale dall’Islanda al Senegal e il Mar Nero.
Ma è sarda o sardina?
Semmai qualcuno se lo fosse chiesto, la differenza è questa: Sarda è il pesce fresco appena catturato, lo stesso pesce viene chiamato Sardina perché viene conservato è ritenuto per questo una prelibatezza sin dall’antichità.
A proposito di antichità! Si dice che a dare notizia per la prima volta di questo pesce sia stato proprio Aristotele in uno dei suoi scritti: ai suoi tempi, in Sardegna, la gente del luogo commercializzava un tipo di pesce salato che da essi prendeva il nome.
Il nome di questo pesce è rimasto simile in molte lingue europee e nel bacino del Mediterraneo: sardina in italiano e spagnolo, sardine in inglese e francese, sardine o sardelle in tedesco, sardiner in svedese, shardinah in arabo.
Le sardine a tavola
Le sarde sono ricche di preziosi nutrienti, vitamine e minerali: sono ricche di selenio, fosforo, calcio, vitamina D, vitamina B3, Rame e sono un’ottima fonte di ferro, proteine e i famosi acidi grassi omega 3.
Infatti sono spesso indicate nelle diete dai nutrizionisti, ma anche dai cardiologi nella prevenzione delle cardiopatite, specie per le persone affette da ipercolesterolemia.
Mangiare sarde è importante anche per la salute delle ossa, grazie al contenuto di vitamina D che aiuta ad aumentare l’assorbimento del calcio nelle ossa; e sono molto ricche di fosforo, che aiuta a rafforzare la matrice delle ossa.
La vitamina D però gioca un ruolo importantissimo anche nella regolazione dell’attività cellulare: un consumo adeguato di Vitamina D nella dieta potrebbe avere una parte importante nella prevenzione di vari tipi di cancro.
In occasione della giornata mondiale dedicata alle sarde, non possiamo non indicarvi la famosa ricetta siciliana:
Pasta con le sarde
Ingredienti
- 400 g finocchietto
- 300 g bucatini
- 300 g sarde fresche
- 30 g uvetta
- 30 g pinoli
- 2 filetti di acciuga
- 1 cipolla
- zafferano in polvere
- olio extravergine d’oliva
- sale
- pepe
Durata: 50 min
Dosi per 4 persone
Procedimento:
Per prima cosa mondate il finocchietto, ricavando solo la parte più tenera; lavatelo e lessatelo in acqua bollente salata per circa 10’. Scolatelo conservando l’acqua nella pentola. Pulite le sarde, aprendole a libro e togliendo la testa e la lisca con la coda.
Ammollate l’uvetta nell’acqua. Tritate la cipolla e raccoglietela in una larga padella con i filetti di acciuga spezzettati, un bicchiere di acqua, un pizzico di sale e 70 g di olio; cuocete finché non sfrigola, poi aggiungete mezza bustina di zafferano sciolto in un po’ di acqua.
Aggiungete alla cipolla l’uvetta scolata e strizzata e i pinoli, e fate insaporire per 1’ mescolando. A questo punto unite le sarde e il finocchietto, tritato, e pepate; mettete il coperchio e cuocete per 2’.
Tuffate intanto i bucatini nell’acqua di cottura del finocchietto, riportata a bollore, poi scolateli al dente e versateli nella padella con le sarde; mescolate delicatamente per insaporirli e lasciateli riposare per 2-3’ prima di servirli.