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Gatti randagi, come aiutarli in 5 mosse

A fronte di 7,5 milioni di gatti domestici, che vivono regolarmente, ben accuditi e protetti, nelle case degli italiani, vi sono invece 2,4 milioni di gatti randagi, che si trovano in strada.

Soli ed indifesi, rischiano di non riuscire a sopravvivere al trascorrere del tempo e degli eventi.

Ciascuno di noi però, nel momento in cui dovesse incontrarne uno, potrebbe fare qualcosa…

Ciò non significa necessariamente portare un gattino randagio a casa propria, ma semplicemente adottare una delle strategie di seguito riportate:

  • Individuare il possibile proprietario: per prima cosa bisogna capire se il gatto potrebbe essere fuggito e, dunque, andare alla ricerca del suo padroncino. Si può ripercorrere la zona nella quale è stato trovato il felino, chiedendo informazioni;
  • Usare i social: postare foto e notizie del gattino, correlate semmai da una domanda relativa a chi possa averlo smarrito, può essere utile. Validi anche dei volantini, da affiggere in qualche punto strategico del quartiere;
  • Il primo soccorso: è molto semplice. Basta munirsi di una ciotola d’acqua e di qualche croccantino. Inoltre, sarebbe necessario portare il cucciolo dal veterinario per un controllo;
  • L’ipotesi adozione: potrebbe essere presa in considerazione. Su internet è possibile contattare diverse associazioni che operano in questo settore. Serve solo avere i contati giusti;
  • Consultare una gattara: esistono persone che, in maniera del tutto disinteressata e appassionata, accudiscono i gatti abbandonati o solitari. Forniscono loro cure ed assistenza, nonché un rifugio se necessario.

Insomma, che nessuno trovi scuse per rimanere indifferente!

Si può e si deve agire, perché gli animali sono i nostri primi e migliori amici.