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L’Italia è donna.

Siiii! Le ragazze hanno superato l’ostacolo Cina con una facilità disarmante, che va al di la del secco 2-0, grazie ad un gol per tempo di Valentina Giacinti ed Aurora Galli. Ora sono tra le otto squadre più forti al mondo e mai risultato arriva tanto gradito, per il calcio italiano, come in questo momento nel quale i maschietti dell’under 21 hanno “toppato” alla grande il loro europeo di categoria, giocato tra le mura amiche e archiviato come peggio non si poteva. Ci si era ridotti a sperare che Francia e Romania potessero perdere entrambe il lume della ragione e darsi botte da orbi, quando con un pareggio sarebbero approdate entrambe in carrozza alle semifinali. Cose fuori da ogni logica si sono viste con gli azzurrini che prima hanno illuso con una sontuosa prova contro gli spagnoli, battendoli 3-1 e subito dopo hanno steccato la prova che doveva certificarne la maturità, madre della concentrazione, con una sconfitta con la Polonia per 1-0 che praticamente li ha tagliati fuori dai giochi. Inutile è stata la vittoria contro la delusione Belgio sempre per 3-1: la frittata era fatta, perchè i “terribili” polacchi, in concomitanza, ne prendevano 5 dagli iberici che con quella vittoria sono balzati in testa al girone. Eppure negli azzurri c’erano ben sei calciatori che provenivano dalla nazionale maggiore, con alcuni di essi valutati fior di milioni di euro come Chiesa (70 mln), Kean (40 mln) e Zaniolo (65mln). Non sono bastati nemmeno per entrare tra le prime quattro e non a caso, per dare un’idea della insufficiente applicazione di alcuni big della squadra, gli ultimi due menzionati si sono presentati in ritardo ad una riunione tecnica decisa di Di Biagio, sono stati estromessi dalla gara dal Ct prima della sfida con i belgi e probabilmente salteranno anche le prossime partite della nazionale maggiore di Mancini. Insomma fa d’uopo dimenticare in fretta questa pagina mediocre del nostro pallone e far tesoro invece delle modalità con la quale è stata scritta. Invece si fa bene a gioire per le ragazze di Milena Bertolini che sabato 29 giugno se la dovranno vedere, per i quarti, con le “orange” olandesi vittoriose nello scontro col Giappone, 2-1, con un rigore al fotofinish di Lieke Martens, firmataria di una doppietta. Elettrizzante l’avventura azzurra delle signorine coi pantaloncini in terra di Francia, che dovrebbero essere prese ad esempio dai colleghi maschietti non tanto per i risultati ottenuti ma perchè sembrano non lesinare abnegazione e sangue freddo, rigore tattico e impegno allo spasmo nei momenti topici. Armi convenzionali ma infallibili se non si vogliono fare brutte figure. Armi che le donne italiane hanno nel DNA.