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De Magistris: “Napoli città green”

Napoli non risulta di certo immune all’attacco dei cambiamenti climatici.

Lo dimostrano le forti raffiche di vento che, nel weekend appena trascorso, hanno colpito la città partenopea.

Il sindaco, Lugi de Magistris, denunciando la mancanza di aiuti economici da parte del Governo, ha annunciato le misure che saranno disposte, nel corso dei prossimi tre anni, al fine di rendere il capoluogo campano una metropoli green.

Queste le sue parole:

Venerdì giornata anomala di caldo, senza un alito di vento. Sabato gelo e vento a quasi cento chilometri orari. Napoli era già stata profondamente ferita dallo tsunami atmosferico del 29 ottobre scorso, con venti a 130 chilometri orari, con danni enormi di cui ancora vediamo tracce consistenti e paghiamo le conseguenze. Anche la violenza del vento delle ultime ore ha prodotto danni pesanti alla città, senza morti e feriti, come invece il 29 ottobre. I danni economici e paesaggistici, enormi. Come sempre siamo lasciati soli. I danni del 29 ottobre li abbiamo dovuti affrontare noi da soli, così come sono certo affronteremo questi ultimi da soli. Senza alcun sostegno dei governi nazionali ed anzi con azioni ostili: nell’ultima manovra di bilancio, Governo e Parlamento hanno sottratto, ad esempio, ulteriori risorse agli enti locali. Ed allora non potremmo mai aspettarci una seria lotta ai cambiamenti climatici da parte dei governi delle ingiustizie di tutto il mondo, che sono, invece, la causa dei cambiamenti climatici, che stanno portando alla distruzione del Pianeta Terra.
Ed allora, anche in questo campo, i popoli e le città devono fare, loro stessi, cambiamenti e rivoluzioni. A Napoli, come Città metropolitana e Comune, abbiamo programmato risposte significative, se teniamo conto delle difficoltà economiche e finanziarie in cui volutamente ci costringono. Nel piano strategico della città abbiamo destinato a tutti i Comuni risorse ingenti per il verde e l’ambiente. Napoli, per il triennio 2019/2021, potrà beneficiare di 20 milioni di euro per migliaia di nuove alberature su tutto il territorio e per la ristrutturazione dei parchi. In più abbiamo ottenuto 2 milioni per la riapertura dell’intera Villa Floridiana. Saranno potenziate le piste ciclabili a Napoli e nell’intera area metropolitana. Saranno rafforzate ed aumentate ZTL ed aree pedonali in città (quartieri spagnoli, sanità, centro storico). Saranno potenziate le misure per il rafforzamento del solare nelle scuole e negli edifici pubblici e per ridurre la dispersione del calore, in modo da risparmiare energia e denaro. Sarà completata la nuova rete di illuminazione cittadina, con luci a led che abbassano notevolmente l’emissione di CO₂. Nell’area portuale si raggiungerà l’obiettivo di bandire le emissioni nocive da parte delle navi. Nei nostri piani, già definiti e pronti per Bagnoli e per l’area orientale, vi sono bonifiche – compresa la delocalizzazione dei depositi petroliferi – ed opere di rigenerazione ambientale, al fine di produrre ossigeno, in contrasto alle emissioni inquinanti. Il Governo traccheggia ancora, non si muove. Parole, incontri, promesse: ormai è un anno dalla nuova maggioranza giallo-verde (per me è nera), ma nulla si muove di concreto per Bagnoli e Napoli Est. Siamo stufi di aspettare, fate presto per entrare nel vivo delle bonifiche. Queste ed altre misure per dimostrare che le città debbono fare la loro parte ed anzi essere l’avanguardia della difesa del Pianeta. Bisogna agire con piani strategici.                                                                              Ed è per questo che entro il 15 marzo – giornata in cui i giovani, in tutto il mondo, faranno sentire forte la loro voce in difesa di Madre Terra – approveremo anche una delibera sull’ossigeno bene comune: OBC. Dalla prima ed unica città d’Italia in cui abbiamo realizzato l’acqua pubblica con un’azienda tutta pubblica: ABC (acqua bene comune), alla prima città italiana che adotta un piano strategico con al centro l’ossigeno come bene comune per la Vita. Per far sì che tutte e tutti, pubblico e privato, insieme adottino azioni per una città verde e per la difesa dell’ambiente, in cui le emissioni di ossigeno siano più forti delle emissioni di CO₂. Per noi la rivoluzione parte dalla Terra, dai territori, dalle città, dai popoli. Resilienza e rivoluzione. Dai Governi, sinora, solo chiacchiere, distintivi (giubbe) ed ostacoli. Rimuovere ostacoli è un imperativo categorico costituzionale per noi. Le convergenze delle autonomie dei popoli e dei movimenti costruiscono terre in pace, senza mura e filo spinato, con identità dai cuori aperti. Per noi difesa della Terra e restare umani, come Napoli: identità e rivoluzione“.