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Dad e didattica in presenza: regole di comportamento

La pandemia ha stravolto molte delle nostre abitudini. È sicuramente così anche per la scuola. Mentre tra zone rosse, arancioni e gialle, ordinanze regionali e comunali molti studenti si sono ritrovati a fare DAD, pochi quelli che seguono le lezioni in presenza, ci si chiede quale sarà il futuro dell’istruzione Italiana.

La ministra Lucia Azzolina, così come il governo tutto, spinge per il ritorno di tutti gli studenti in aula entro il nove dicembre, il comitato tecnico scientifico, nellacpersona del dott. Massimo Galli, primario dell’Ospedale Sacco di Milano e professore di malattie infettive all’Università Statale, si dice scettico sulla possibilità di tornare in classe in sicurezza. Il prof. Galli, sostiene infatti l’impissibilità di garantire il distanziamento necessario questo, al di là del lavoro e della buona volontà di tutto il comparto scuola, perchè ci sono delle oggettive difficoltà strutturali degli edifici scolastici.

Nel frattempo, genitori e docenti, si interrogano su come procedere con la dad, in modo da evitare promozioni a gogo e voti gonfiati ma anche comportamenti scorretti da parte degli alunni.

Nella prima fase della pandemia, docenti e ragazzi, hanno accolto, nella maggioranza dei casi, la sfida della didattica a distanza con serietà e curiosità. Uno sforzo vanificatosi nella decisione finale di promuovere tutti gli studenti, in alcuni casi anche con voto altissimi.

Opinione condivisa da genitori e alunni è la necessità di dare regole precise da seguire agli studenti, in modo da evitare che la mancanza di lezioni in presenza crei una condotta scorretta. Questo causerebbe un ulteriore impoverimento della funzione educativa della scuola.

Sarebbe quantomai necessario, durante le ore di dad, seguire queste regole comportamentali:

  • Trattare i docenti con rispetto, anche se si tratta di una e-mail o qualsiasi altra  forma di comunicazione, rivolgendosi ad esso con il giusto titolo (Dott. o Prof., nella scuola dell’Infanzia e Primaria maestra o maestro)
  • Usare un linguaggio chiaro e conciso.
  • Non usare abbreviazioni di testo.
  • Evitare l’uso di emoticon.
  • Non condividere informazioni personali online.
  • Evitare di inviare informazioni riservate  con e-mail o di pubblicarle online.

Un altro problema rigurda poi le lezioni in presenza. È parere diffuso nei genitori che  anche in classe si sia perso molto di ciò che era prima della pandemia, specie a causa delle norme anti contagio, ma anche a causa delle assenze del personale docente, che sia per domiciliazioni fiduciare a causa di contatti con positivi, effettiva positività al virus o più semplicemente sintomatologie affini che richiedono qualche giorno per chiarirne la natura, restano a casa per diversi giorni.