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Coronavirus, il lockdown cambia le abitudini.

Il lockdown provoca, per il 22% degli italiani, situazioni di stress, ansia o irascibilità. Sono più sereni i giovani, cioé chi ha circa trent’anni, rispetto alla popolazione più adulta. Distanziamento e revisione delle modalità di relazioni sociali sono vissute come azioni necessarie a limitare la diffusione del virus: per ora solo il 7% degli italiani definisce la situazione insopportabile.

Numeri che segnalano come, gli italiani mostrino resilienza e capacità di sacrificio.  Per il 74% degli italiani la salvaguardia della salute deve essere al centro di ogni azione.

Ad offrire sollievo sono i comfort presenti nella propria casa: innanzitutto la disponibilità di ampi spazi, come un giardino o una terrazza incide positivamente sull’umore degli italiani. Ma la stanza preferita dagli italiani è la cucina: la quota di chi ha spesso un umore è riferita a chi ha una cucina piccola.

Il distanziamento sociale dovuto al lockdown ha portato con sé un maggior apprezzamento delle relazioni personali: per 1 italiano su 4 è infatti migliorata l’armonia familiare.

Sette italiani su dieci non vedono l’ora di rivedere e riabbracciare amici e parenti. La maggior parte degli italiani ha fatto ricorso a chat e videochat  per mantenersi in contatto con i propri cari. Il 56% prevede di mantenere questa modalità di comunicazione anche in futuro, si fortifica il bisogno di contatti reali oltre che virtuali. La cura del prossimo si estende anche oltre la cerchia intima: il 18% degli intervistati ha aiutato un familiare o un amico a fare la spesa. L’emergenza ci fa scoprire più uniti e pronti ad aiutare l’altro, ed è così che il caffè sospeso si trasforma oggi in spesa sospesa.

Dopo un mese di quarantena gli italiani danno le prime valutazioni sull’operato delle istituzioni nella gestione della crisi sanitaria. Sempre sul podio l’operato del Sistema Nazionale Sanitario e della Protezione Civile. Quanto fatto dal Governo Italiano durante l’emergenza sanitaria convince oggi il 45% degli italiani. Tra i fattori di insoddisfazione la tardività degli interventi presi a contenimento del contagio e la scarsa chiarezza nella comunicazione della exit strategy.

Per 1 italiano su 2 la priorità dell’agenda politica dovrà essere la ripartenza economica. A preoccupare il 40% degli italiani è poi il lavoro: il 43% degli intervistati ha visto peggiorare il bilancio familiare.