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Buon compleanno Freddie!

Il 5 settembre del 1946 è una data che ha cambiato la storia della musica. Sull’isola di Zanzibar, precisamente a Stone Town, nasceva Farrokh Bulsara, figlio di Bomi e Jer, indiani di etnia Parsi, che si trovavano sull’isola perchè lui prestava servizio presso il locale distaccamento della Segreteria di Stato per le colonie britanniche.

Il nome Bulsara forse non dice molto, e anche il fatto che fosse indiano. E invece dietro il nome “Freddie Mercury” era celata proprio l’identità di Farrokh Bulsara e da lì ha avuto inizio la storia della musica contemporanea. Da lì a pochi anni Farrokh inizierà a calcare i palcoscenici e a far comprendere a pubblico e critica che in lui c’è qualcosa di diverso, un talento innato capace di far vibrare le anime e catturare gli sguardi con ammirazione e talvolta devozione.

Trasferitosi in India con i suoi genitori, fonda da adolescente la sua prima band, gli Hectics, con cui si farà le ossa in feste scolastiche e suonando nei locali.

A diciotto anni Farrokh si trasferisce a Londra dove termina gli studi e si unisce agli Ibex, di cui fa parte anche Roger Taylor, futuro batterista dei Queen.

Nel 1970 gli Ibex si sciolgono e Farrokh e Roger stanno cercando un gruppo. A loro si unisce Brian May, anche lui a spasso dopo lo scioglimento degli Smile, e il bassista John Deacon. Nascono i Queen e Farrokh assumerà il nome d’arte di “Freddie Mercury”. Inizia la leggenda. A metà degli anni settanta il gruppo viene consacrato dall’album “A night at the opera”, che li porterà in una lunga turnè in giro per il mondo. Seguono una serie di grandi successi, canzoni che hanno fatto la storia del rock e della musica contemporanea e che ancora oggi fanno cantare ed emozionare milioni di persone di generazioni diverse.

Un uomo votato alla musica e all’arte, che non ha smesso di lavorare anche quando la malattia dell’AIDS lo ha colpito nel 1988 e se lo è portato via il 24 novembre 1991, ad appena 45 anni. Troppo presto. Tuttavia, il suo animo e la sua passione continuano ad esistere e in tutti coloro che ascoltano la sua voce graffiante e profonda. Un ottimo modo per superare la morte e guadagnarsi l’eternità.