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Ape Sociale, confermata ancora per 2020

Coloro che rispettano i requisiti previsti per Ape Sociale potranno andare in pensione in anticipo entro il 31 dicembre 2020.

Così come per il 2019, tre finestre per il pensionamento, ossia 31 marzo, 31 luglio e 31 dicembre per i lavoratori che intendono pensionarsi in deroga ai requisiti pensionistici ordinari.

Sarà comunque l’Inps a notificare, mediante circolare, le date di scadenza entro le quali presentare domanda nel 2020.

L’Ape sociale è un’indennità economica, erogata dall’Inps e finanziata dalla fiscalità generale, rivolta a chi si trova in condizioni particolari, è quindi una sorta di sostegno al reddito fino alla pensione.

L’importo è calcolato in base all’ammontare del futuro trattamento pensionistico di vecchiaia, fino ad un massimo di 1.500 euro lordi per 12 mensilità.

Possono accedere all’Ape sociale tutti coloro i quali siano iscritti all’Ago Inps, i lavoratori dipendenti e i lavoratori iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, gli iscritti alle forme sostitutive dell’Ago, gli appartenenti alle forme esclusive, gli appartenenti alla gestione separata Inps ai sensi dell’art. 2 comma 26 legge 335/1995.

Non vi possono invece gli iscritti alle Casse professionali e agli enti privatizzati. 

Gli interessati, per accedere al sussidio, devono aver compiuto almeno 63 anni di età rispettare una delle seguenti quattro condizioni:

  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere in stato di disoccupazione
  • Avere almeno 30 anni di contributi e al momento della richiesta di Ape sociale assistere da almeno sei mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente(genitori o figli) con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 legge 104/1992
  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere riconosciuto invalido dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%.
  • Avere almeno 36 anni di contributi e svolgere alla data della domanda di Ape sociale da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività gravose sotto elencate.

La domanda deve essere presentata all’Inps di residenza, che rilascia ricevuta con data ed ora di ricezione, entro determinate date. L’INPS verifica la sussistenza dei requisiti e comunica all’interessato una delle seguenti condizioni:

  • il riconoscimento delle condizioni indicando la prima decorrenza utile se è sufficiente la copertura finanziaria rispetto al monitoraggio,
  • il riconoscimento delle condizioni con differimento dell’Ape in caso di insufficiente copertura finanziaria. In questa ipotesi solo dopo il monitoraggio verrà comunicata la data utile,
  • il rigetto della domanda se non sussistono i requisiti.

La vera e propria domanda di accesso all’Ape si presenta presso l’Inps di residenza dopo aver ottenuto la risposta alla sussistenza delle condizioni.

 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II