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Volontario del 118 si reca sul luogo di un incidente e trova la sorella morta

Un episodio a dir poco drammatico si è verificato a Pellezzano, in provincia di Salerno. Francesco Bove, giovane volontario dell’Avis locale, è accorso sul luogo di un incidente che aveva coinvolto una ragazza in scooter. Il volontario non poteva immaginare che si trattasse proprio della sorella quindicenne, Ilaria Bove.

Il giovane ha soccorso il corpo esanime della sorella, morta in seguito allo schianto. Bove ha dato sfogo al suo dolore in un lungo post pubblicato su Facebook, nel quale ha scritto: “Scusa Ilaria, ci ho provato…perdonami, ovunque tu sia”.

È un racconto tragico quello che vede protagonista Francesco Bove, operatore del 118, che sui social ha riportato gli ultimi istanti in cui ha tentato di rianimare la sua sorellina, priva di coscienza e riversa in strada.

Ilaria Bove, una giovane di appena 15 anni, è morta a causa di un terribile incidente in scooter il giorno di Capodanno; lo schianto è avvenuto in via De Iulis, a Coperchia, in provincia di Salerno. Alla guida dello scooter c’era Nicholas Galluzzi, di 17 anni, morto sul colpo.

Il post di Francesco Bove, il volontario che ha soccorso la sorella in fin di vita

Francesco Bove ha riportato un insieme di emozioni confuse quanto intense: rabbia, dolore e incredulità traspaiono dal post pubblicato su Facebook: “Nessun corso, nessuna esercitazione, nessuna simulazione sono in grado di prepararti per una cosa del genere.. Ironia della sorte, io penso. Nessuna esperienza sul campo ti potrà preparare ad incrociare le mani sul torace del sangue del tuo sangue per iniziare a scaricare con tutta la forza, e con tutta la rabbia, che hai in corpo… L’adrenalina prende il sopravvento, i secondi diventano minuti lunghissimi e interminabili mentre conti.. 1, 2, 3…Fino a 30. Prendi fiato, cerchi di tenere il ritmo come ti hanno insegnato fra una compressione e l’altra…Ma ormai non c’è nulla da fare”.

Dopo pochi istanti, Francesco ha realizzato che quella ragazza, a cui stava disperatamente cercando di salvare la vita, fosse sua sorella. Il giovane racconta l’accaduto nel dettaglio, e riporta l’orrore che caratterizza un momento episodio del genere: “Ironia della sorte nessun protocollo, applicato a menadito su centinaia di interventi, potrà dirti che il sangue delle tue ginocchia rotte sull’asfalto freddo dovrà mischiarsi con quello di chi per te non è un paziente come gli altri. Scusa Ilaria, ci ho provato…perdonami, ovunque tu sia…Non dovevi salirci su quel motorino, te l’ho detto mille volte, ero più contento quando mi rompevi che dovevo portarti a destra e a manca, ma almeno eri con me. Ormai il guaio l’hai combinato… Uno dei tuoi tanti guai. Ma questo non si può riparare. Ora sento solo freddo. Ciao Picky, ti voglio bene”.

Un episodio terribile, che scuote profondamente l’intera comunità di Pellezzano.