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mercoledì, 4 Ottobre 2023

Volla: il fallimento della giunta comunale di Viscovo

Volla: il gruppo Area Comune ha voluto spiegare le motivazione del fallimento della giunta comunale di Viscovo.

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Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.

A pochi giorni dalla caduta del Sindaco, sul territorio vollese si è voluta organizzare una conferenza stampa per discutere del fallimento politico della giunta comunale di Viscovo. Nella sede di via filichito dà voce a questa conferenza il gruppo politico Area Comune – Volla al centro con la presenza di Luciano Manfellotti, Pasquale Petrone, Simona Mauriello, Raffaele Montanino, e Sergio Sorrentino.

«Area comune essendo una forza politica organizzata durante la campagna elettorale e presente anche dopo, siamo qui per spiegare i motivi del fallimento politico a Volla» – dichiara Sergio Sorrentino. Purtroppo Volla è un paese difficile da governare. Infatti, sarà nuovamente gestita dal commissario prefettizio nei prossimi giorni. La causa che ha determinato lo scioglimento della giunta comunale di Viscovo è stata la non approvazione del bilancio da parte del consigliere Gennaro De Simone, che ha voltato le spalle al neo Sindaco con solo undici mesi di amministrazione, meno di un anno.

«Un bilancio pasticciato e non partecipativo dichiara Raffaele Montanino – esponente del gruppo area comune» – esponendo che questa crisi politica arriva da lontano. Quello che forse è mancata in quest’amministrazione è il dialogo – continua Montanino in cui insieme al gruppo hanno cercato in tutti i modi di avere un “dialogo “come una sorta di condivisione con la maggioranza.

«La crisi politica che sI sussegue a Volla, è una crisi annunciata e quando non ci sono dei presupposti per creare un’amministrazione e la cosa che più m’indigna, sono le cose non fatte e non dette dell’amministrazione Viscovo»- spiega il consigliere della minoranza Luciano Manfellotti. Nei fatti a quanto pare l’amministrazione non era disposta ad ascoltare quali fossero i problemi che riguardassero la città. I fatti che dovrebbero far indignare i cittadini sono la questione sull’omofobia – di cui due ragazzi sono stati rifiutati dal Sindaco per unirsi civilmente – e la questione urbanistica.

“Essere più che sembrare” è lo slogan che ha accompagnato Viscovo durante la sua campagna elettorale – espone Simona Mauriello esponente del gruppo Area Comune. Tutto è sembrato di apparenza ma tranne che essere. La fine dell’amministrazione Viscovo è stata dettata da lui stesso perché non ha rispettato i tempi – termina la Mauriello.

Prende parola Pasquale Petrone spiegando quali siano i motivi di questo fallimento politico. «Infatti, l’amministrazione Viscovo non decade perché qualcuno gli ha messo il bastone tra le ruote»- spiega Petrone nessuno ha fatto un atto di sfiducia nei confronti dell’amministrazione. La giunta comunale cade perché è fallita per la propria incapacità di amministrare.

L’amministrazione Viscovo fallisce su tre aspetti: aspetto pratico-amministrativo, aspetto sul fallimento politico, e il fallimento etico-morale. Una politica di scambio, una politica “mercenaria” senza la nomina di assessori di fuori paese.

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