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Liverpool, la marea rossa.

E sono sei! Solo il Real Madrid e il Milan hanno vinto più Coppe dei Campioni, come si chiamava fino ad una quindicina di anni fa. Il Liverpool stacca il Barcellona e il Bayern Monaco (5 trofei) in questa speciale classifica e sale sul podio, dietro ai due club più titolati al mondo. Klopp come il mitico Bob Pasley ,Joe Fagan e Rafa Benitez prima di lui, agguanta la coppa più bella del reame e l’ha mostrata al popolo sovrano e tifoso nel pomeriggio seguente all’impresa, in un’atmosfera da mille e una notte, ricca di colori e di passioni appagate da una serata che non sarà mai dimenticata dai concittadini dei quattro scarafaggi (Beatles) più famosi al mondo. L’eroe della fatidica notte, pur non avendo giocato la sua miglior partita in “reds”, è stato Momo Salah, protagonista mancato della scorsa finale, persa contro i “reali” di Spagna, artatamente estromesso da quel gran volpone di Sergio Ramos, che senza comparire nello score della gara segnò il punto più importante per i suoi, con un fallo sull’egiziano che fu un capolavoro di perfidia, nemmeno sanzionato con il giallo. Questa volta il faraone ha giocato tutta la gara firmando su rigore, dopo appena cento secondi, il gol-svolta del match e mettendo in discesa la strada che portava al titolo di campione d’Europa passando alla storia come Pheal Neal nel 1984, Kenny Dalglish nel 1981 ed altri prima di loro a segno nella finalissima. La pietra tombale alle speranze degli “spurs” l’ha messa il subentrante Origi al minuto 87 con il due a zero, dando il via all’inno che più di ogni altro, in questa stagione, ha caratterizzato il torneo continentale, quel “You’ll never walk alone” con il quale la marea rossa saluta regolarmente i propri eroi. Eroi che entreranno nella “hall of fame” del Liverpool insieme ai vari Keegan, Mac Dermott, Clemence, Souness, Rush, Dudek, Gerrard e tanti altri che hanno respirato l’aria salubre che si trova sulla montagna più alta da scalare, quella della Champions League, con il suo fascino, la sua storia, i suoi momenti esaltanti e la marea di soldi che porta in dotazione; eroi di una squadra che ha sempre avuto un feeling con questa competizione anche quando non si imponeva nel suo campionato, la Premier, guidati quest’anno da un tedesco che lo scorso anno alla fine di una finale persa con il Real Madrid disse: “Stasera abbiamo solo visto la coppa, perchè il Real ha avuto fortuna, ma non ci arrabbieremo e l’anno prossimo la riporteremo a casa”. Dictum-factum e… “congratulations”.