Da un’indagine del sito Skuola.net effettuata su 7500 studenti, emerge che 1 su 4 ritiene di aver subito episodi di violenza fisica o violenza verbale da parte dei professori e di averli visti alzare le mani.
Il 9 % dei ragazzi intervistati dichiara di essere stato personalmente vittima di violenza, mentre il 14 % afferma di essere stato spettatore di episodi di violenza, di cui le vittime erano i propri compagni di classe.
Per questi studenti, andare a scuola è diventato un incubo, dopo essere stati umiliati, picchiati o insultati pubblicamente da uno dei propri insegnanti.
Per violenza, si intendono veri e propri schiaffi, ma anche parolacce, insulti razzisti, umiliazioni riguardanti l’aspetto fisico, la presunta disponibilità sessuale, disturbi dell’apprendimento o anche accuse relative a condizioni particolarmente difficili in cui vivono le famiglie di appartenenza. Tra gli episodi di violenza raccontati, ci sono anche derisioni per chi ha problemi di balbuzie o di sovrappeso, quaderni lanciati sul viso, mani schiacciate tra un banco e l’altro e teste sbattute sul banco o contro la lavagna.
Il campione degli studenti intervistati appartiene a scuole di ogni ordine e grado e gli episodi di violenza sono risultati essere più frequenti nelle scuole medie e nelle scuole superiori, ma sono stati anche raccontati episodi di violenza da bambini che frequentano la scuola elementare.
Ecco alcuni degli sconcertanti racconti:
- “Il prof ha messo il mio compagno sopra al balcone della finestra seduto sulla sedia minacciandolo di buttarlo giù”.
- “Un mio compagno delle elementari aveva preso una nota, e si era messo a piangere. La maestra per farlo smettere gli ha dato uno schiaffo, e subito dopo gli ha proposto che se non avesse detto niente ai suoi genitori dello schiaffo, avrebbe cancellato la nota. Che schifo…veramente”.
- “Sono stato picchiato dal mio prof di storia e umiliato (a parole) è successo solo una volta a, ma è stato bruttissimo”.
- “Una mia amica stava giocando con il filo del correttore a striscia ormai finito, la mia professoressa ha afferrato il filo e gliel’ha avvolto al collo lasciando degli evidenti segni viola. La professoressa ha in seguito negato tutto, trasferita in un’altra scuola ha picchiato un altro ragazzo mandandolo in ospedale per una ferita alla testa”.
- “Il prof ha iniziato a dire che ero grasso e ignorante e poi che Napoli (dove sono nato, adesso abito a Latina) deve bruciare”.
- “Hanno dato della prostituta ad una mia amica, solo perché usciva spesso dalla classe per andare in bagno, e l’insegnante ha esordito con «Scusami sulla statale non ci sono bagni che devi venire qui»”.
- “La prof mi diceva di buttarmi in un fiume perché non servivo a niente: così avrei fatto contento i miei genitori”.