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Ucciso in azienda, il movente: lasciare il posto ad un parente dei Killer

Due colleghi i killer di un operaio di 38 anni, ucciso da un terribile pestaggio.

Luzzara, provincia di Reggio Emilia, ecco il teatro di quello che ha tutti i tratti di una tragedia.

Ranjeet Bais, il nome questo della vittima, ha avuto una sola colpa essere un operaiodi un azienda di metalmeccanica dove lavoravano due fratelli.

I suoi assasini.

Colleghi, quindi, di 40 e 41 anni,che non hanno esitato a colpirlo con calci e pugni sino a togliergli la vita.

Il movente? Favorire l’ ingresso di un loro parente nella ditta dove lavoravano tutti e tre.

Non la prima discussione, solo che questa volta il povero Bains ha avuto la peggio.

Dopo il pestaggio è infatti andato in arresto cardiaco e i soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Dicevamo non la prima volta che i due 49enni infastidivano e cercavano la lite con la vittima, la motivazione sempre la stessa; indurlo a lasciare il posto di lavoro.

Il 38enne però non era facile da intimidire, e continuava il suo lavoro incurante delle minacce, di certo non poteva immaginare a quanto i due si sarebbero spinti oltre le parolee le intimidazioni.

Bains lavorava presso l’ azienda della dontesada diversi anni, mentre i due, attualmente posti agli arresti con l’ accusari omicidio, erano invece due ” novizi “.

Erano, infatti, stati assunti da soli due mesi.

Periodo nel avevano più volte cercato la lite.

Bains però, con stoico coraggio, aveva continuato a presentarsi a lavoro, ogni mattina, sino a quella lite fatale.

L’ uomo residente nel Mantovano da oltre 22 anni, lascia con la sua storia una comunitá basita e sconvolta dalla violenza che lo ha travolto.

Questo giovane operaio lascia una famiglia amorevole con due bimbi di 4 e 8 anni, chenon vedranno più tornarna casa il loro papà, solo perchè uomo dedito al lavoro.

Ora si lavora su tutte le possibili piste e non si esclude che i due operai killer possano aver utilizzato, oltre a mani e piedi, anche qualche oggetto contundente, ad esempio una pala, questo stando alle dichiarazioni, riportate su funpage, del segretario Fiom Cgil di Reggio Emilia.

Ancora in forso, quindi, indagini e accertamenti da partedelle forze dell’ ordine.