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Vertice scuola: dubbi sulla riapertura

Ieri, lunedì 24 agosto 2020, si è svolto il vertice politico sulla scuola.

Alla riunione erano presenti:

  • Giuseppe Conte.
  • Lucia Azzolina.
  • Roberto Speranza.
  • Paola De Micheli.
  • Francescco Boccia.

Inoltre, all’importante incontro hanno presenziato anche il commissario per la  scuola Domenico Arcuri e Angelo Borrelli,  capo della Protezione civile.

Dunque, durante il vertice politico, avuto luogo presso Palazzo Chigi, si è discusso di scuola e trasporti. A tal proposito, le soluzioni proposte per affrontare la situazione sono:

  • differenziazione degli orari scolastici.
  • Inserimento di separatori sui mezzi di trasporto.

Per quanto riguarda l’orario di entrata e di uscita differenziato, il governo non ha dato nessuna indicazione nazionale. Infatti, gli orari in questione saranno scelti dalle scuole, in accordo con provincia e regione.

A tal proposito, i governatori delle regioni hanno dichiarato che gli scaglionamenti degli orari non saranno sufficienti in quanto sarà impossibile adeguare i servizi urbani.

Quindi, sul ritorno in classe restano molte incognite, come:

  • l’arrivo dei banchi monoposto.
  • La questione degli spazi.
  • La disponibilità giornaliera delle mascherine.

In aggiunta, all’importante vertice, Giuseppe Conte ha chiarito a tutti che garantire il ritorno a scuola è responsabilità di tutti e non solo del ministro Lucia Azzolina.

Questa sarà una settimana importante per deliberare sull’apertura delle scuole.

infatti, giovedì 27 agosto 2020, Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, risponderà alle domande sul ritorno in classe presso la Commissione Cultura alla Camera, intorno alle ore 13.

Poi, sabato 29, il Comitato Tecnico Scientifico si riunirà per valutare gli indici epidemiologici del Coronavirus regione per regione. In base ai contagi diversi, si ipotizzano aperture localizzate con altre misure.

Sulla riapertura della scuola, si è espresso anche Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, associazione dei presidi.

Secondo Giannelli occorre garantire le condizioni per il distanziamento di un metro. Egli ha evidenziato che i finanziamenti ci sono, ma il tempo prima della riapertura è davvero poco.