Ieri sera a Palma Campania si è esibito Enzo Avitabile e i bottari di Portico: ascoltando l’artista si ha la sensazione di immergersi nella vera napoletanità, fatta di schiettezza, solidarietà verso gli ultimi, i più disagiati, tutti coloro che versano in situazioni socio-economiche difficili. Traspare dalla musica di Avitabile non solo la reale comprensione dei problemi della società, ma anche una forza, quella tipica dei partenopei, che li rende speciali, capaci di rialzarsi dopo mille colpi subiti e dopo mille peripezie. Il maestro ha la capacità di coinvolgere tutti i presenti al concerto, che ballando e cantando si lasciano trasportare dalla melodia del sassofono e dalle meravigliose percussioni dei bottari, il cui sincronismo musicale è da urlo.
Il capo-pattuglia dei bottari, che durante il concerto sta per lo più di spalle rispetto al pubblico, ha un ruolo determinante in quanto è lui che impartisce il ritmo e i percussionisti lo seguono con molta attenzione: i pezzi sono fantastici, ritmati alla perfezione, e incentrati sull’innocenza dei bambini; sull’uguaglianza tra gli uomini di qualunque estrazione sociale e in qualsivoglia stato di indigenza; sulla preghiera cantata a Dio perché risolva i problemi dell’intera umanità sofferente. A tal proposito si ascoltino i seguenti brani: Tutt’eguale song ‘e criature, Soul Express, la mitica Mane e Mane e Don Salvatò, una poesia-preghiera allo stato puro strappalacrime e molto suggestiva.
Che dire, auguriamo al maestro e ai bottari di migliorare sempre di più le loro performance e di diffondere la cultura della vera napoletanità nel mondo, come già hanno fatto e stanno continuando a fare.