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Venticinque miliardi per l’Italia: il sostegno Ue

Ieri, in vista dell’emergenza coronavirus, il Senato d’Italia ha deciso di ricorrere allo stanziamento di 25 miliardi.

La richiesta di Gualtieri

La somma, pari all’1,1 per cento del Pil, sarà devoluta agli operanti in quei settori che, al momento, stanno fronteggiando numerose difficoltà. Stiamo parlando di campi quali il settore sanitario, l’economia e il lavoro.

Il piano economico elaborato dal ministro Gualtieri ha, quindi, ricevuto piena approvazione sia dai membri interni al Senato che dal Presidente della commissione Europea, Ursula Von der Leyen.

L’Unione Europea ci è vicina e si mostra estremamente preoccupata per le condizioni in cui versa attualmente il sistema produttivo dell’Italia, come dimostra lo stesso messaggio di solidarietà della Von der Leyen.

Un messaggio di appoggio, formulato in lingua italiana, che risulta di grande conforto in questo momento.

I ministri lavorano per l’Italia

Nella giornata di ieri, alle ore 17:00, il governo si è impegnato nel tentativo di risolvere la delicatissima situazione.

“ Il nostro obbiettivo è che nessuno perda il lavoro a causa del Coronavirus”, ha spiegato l’economista Gualtieri, assicurando: “garantiremo la liquidità e lavoreremo affinché questo problema non comprometta la vita delle persone e delle imprese”.

Ministri e collaboratori hanno varato diverse normative che fungano da sostegno ai lavoratori, come il potenziamento della cassa integrazione in deroga.

Il rafforzamento della cassa integrazione in deroga non è altri che un aumento salariale, per chi esercita il proprio mestiere nelle imprese.

Altri punti concernono un’integrazione salariale per tutti e la sospensione delle rate per la prima casa fino a 18 mesi, oltre alla disposizione di contributi di cui potranno giovare gli affittuari.

Ulteriori provvedimenti potrebbero riguardare l’introduzione di un congedo parentale speciale, grazie all’aiuto di un voucher baby sitter.

La parola ai politici

Fortemente incoraggianti e motivanti le parole del presidente Conte, il quale invita il popolo italico ad affrontare la questione, con coraggio e determinazione.

Il ministro per l’Europa, Enzo Amendola, ha aggiunto: «Ora avanti con l’unità nazionale e la solidarietà dell’Europa. Insieme ce la faremo».

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, chiede ai media d’Europa di comunicare che «l’Italia non molla mai».

Meno positivi i leghisti che ritengono sia doveroso chiedere più miliardi di quanti ne sono stati forniti, se necessario.