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venerdì, 22 Settembre 2023

Venezuela: stop al black out

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Fiat Lux in Venezuela; la luce sembra essere tornata in via definitiva nello stato dell’America Latina dove, da venerdì sera, un black out aveva spento Caracas e molti altri stati.

“Il 99% dell’elettricità è tornata a funzionare nella capitale” ha dichiarato Nicolas Maduro, il presidente del Venezuela, in un messaggio alla televisione. È iniziato venerdì alle ore 15.00 locale, le 20.00 in Italia, il guasto elettrico che ha spento la nazione per molto tempo, creando, di rimando, la totale assenza della connessione internet. La metropolitana della capitale Caracas è stata bloccata per molte ore e gran parte dei passeggeri sono rimasti ‘intrappolati’ al buio, all’interno dei vagoni, nel sottosuolo cittadino senza possibilità di fuga; molti altri sono rimasti tappati in ascensore.

Gli stati colpiti dal calo elettrico, secondo le indicazioni di Jesse Chacon, ministro dell’elettricità, sono stati 10 su 23, tra cui lo stato di Aragua, Carabobo, Falcon, Miranda e la regione andina e sembra che il guasto, a detta di Chacon, sia partito proprio dalle Ande. “Siamo in fase di restauro stiamo cominciando a recuperare da Caracas e poi recupereremo il resto del paese. Cercheremo di ripristinare il sistema entro un’ora e dovrà essere recuperato il circuito di tutto il territorio venezuelano”, ha affermato Chacon venerdì pomeriggio. Il ministro aveva tentato, poi, di calmare gli animi con un fievole “Stiamo lavorando, vi chiedo pazienza”, un annuncio diffuso in televisione che ha richiesto molta pazienza, considerando i tempi di ripristino, andati un po’ troppo oltre il limite dell’ora prefissata.

Già nel 2012 si verificò un episodio simile: era il 3 dicembre quando il 70% del paese si oscurò per 4 ore. A distanza di due anni, nonostante le implementazioni del sistema elettrico nazionale, la situazione non è cambiata. In passato la colpa principale dei cali della corrente elettrica veniva imputata dal presidente ai sabotaggi delle forze politiche oppositrici dell’antichavismo, ora invece la situazione è differente: le misure adoperate per la stabilizzazione della fornitura elettrica sembrano non aver risposto alla domanda di approvvigionamenti in continua crescita e il presidente Maduro ha fatto presente che le “strane circostanze” della mancanza di elettricità saranno sottoposte a inchieste, i cui risultati verranno diffusi pubblicamente.

Tuttavia, va considerato, che le proteste nello stato del Venezuela sono all’ordine del giorno a causa della sempre più carente fornitura di prodotti fondamentali come carte igienica e latte, a causa dell’alto tasso di criminalità organizzata, dei continui black out e dell’aumento del’inflazione; motivi questi che hanno spinto molte persone il 2 febbraio di quest’anno a scendere in piazza per chiedere le dimissioni del presidente Maduro, terminate con la morte, per colpi di arma da fuoco, di 3 persone il 12 febbraio.

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