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Venezia76 sempre più napoletana

Dopo il successo riscosso alla 76esima Mostra internazionale d’arte Cinematografica di Venezia dal cinema italiano di ascendenza partenopea o campana con le prime di “5 il numero perfetto” noir che ci riporta alla mente lo scenario dei film degli “anni di piombo” con Tony Servillo, Carlo Buccirosso e Valeria Golino,“Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone, rivisitazione alla “Gomorra” della commedia eduardiana, a cui si aggiunge “Martin Eden” tratto dal romanzo di Jack London, diretto da Pietro Marcello e interpretato da Luca Marinelli, alla kermesse cinematografica di partenopeo non poteva mancare anche la musica a far da colonna sonora allo schermo di derivazione del Mezzogiorno.

E sul red carpet della laguna arriva anche il cantante originario di Scampia e pluripremiato ai David di Donatello, Franco Ricciardi.

Franco Ricciardi in un trentennio è divenuto tra i volti più “In” ed avanguardista nel settore dello spettacolo, soprattutto dello schermo, partecipando alla soundtrack di Gomorra ed alla Mostra arriva come partecipante.

Il cantante ha contribuito ad arricchire la soudtrack del film con in concorso per la sezione Orizzonti, “Nevia”, diretto da Nunzia de Stefano e prodotto da Matteo Garrone per Archimede con la collaborazione di Rai Cinema con il brano “Femmena bugiarda”. La pellicola sarà proiettata nel pomeriggio.

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“Femmena bugiarda” è una track dell’ultima fatica discografica di Franco Ricciardi, “Blu”; il brano è una mera hit, scritta a più mani con Rosario Castagnola e Raiz. Prodotto da D-Ross, il successo ha portato anche ad una nuova versione del brano, rivisitato grazie al featuring con uno dei padrini della scena del rap e trap italiana come Gue Pequeno.

Un ulteriore passo in avanti verso la settima arte da parte del cantante partenopeo, dopo la partecipazione alla recente edizione dell’Ischia Film Festival, il quale ha dichiarato: << Torno a Venezia con maggiore convinzione e consapevolezza – commenta Franco Ricciardi – ma la mia anima è sempre la stessa, quella di un Cenerentolo di Scampia, quella di un sognatore e per me Venezia resta un sogno. Non sarò da solo a sfilare sul red carpet, con me ci saranno tutte le anime della periferia di Napoli , tutti coloro che credono nella possibilità di potersi riscattare. Se credi in quello che fai e sei tenace, puoi vincere, indipendentemente dal risultato. Ecco cosa porterò a Venezia, un messaggio di speranza ai più giovani , a chi si alza ogni giorno con la paura di non farcela per essere nato in contesti difficili.>>

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."