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Vaccino consegnato da un drone, evoluzione medica

Joy Nowai, si annovera come primo bambino al mondo ad essere immunizzati con un vaccino consegnato grazie ad un drone. Il bambino di appena un mese è nato nella Cook’s Bay, sopra un’isola appartenente all’arcipelago di Vanuatu, sito nel Pacifico del Sud, ha ricevuto tramite un Durone il vaccino che poi gli è stato somministrato.

Egli è quindi, tecnicamente, il primo al mondo ad aver ricevuto assistenza medica tramite un drone, secondo quando riferito dall’Unicef attraverso il proprio portale online.

Il caso appartiene ad un nuovo progetto di maggior diffusione, inaugurato ufficialmente questa settimana da parte dell’organizzazione umanitaria.

Grazie ad esso, 13 bambini e 5 donne in gravidanza, hanno potuto ottenere l’immunizzazione, seppur essendo residenti in questa zona così remota del pianeta.
Il drone è stato in volo per 40 chilometri per raggiungere la zona di destinazione.

Presso Venuatu un bambino su cinque non ottiene un vaccino. Ciò avviene a causa della particolare conformazione dell’arcipelago, che presenta moltissime aree impervie o particolarmente difficili da raggiungere.

L’area della baia di Cook, in particolare, come spiegato dall’Unicef, dove risiede una piccola comunità, non dispone né di un centro medico, né di elettricità.

La zona è, inoltre, raggiungibile solo via mare oppure via terra superando però una zona montuosa. Impervio ostacolo per il trasporto sicuro dei vaccini che deve avvenire a temperature particolarmente basse.

Il drone ha spaccato l’isola dalla parte occidentale a quella orientale di Erromango, volando per circa 40 chilometri, con a bordo il vaccino.

Questo ha affrontato il viaggio a bordo del drone protetto all’interno di una confezione di polistirolo con ghiaccio e con l’equipaggiamento di un sensore per la rilevazione termica.

Qualora la temperatura avesse superato quella ottimale di conservazione del prodotto, questo si sarebbe attivato segnalandolo.

Ga destinazione, la profilassi vaccinale è stata portata a termine da parte di un’infermiera specializzata.

“Questo breve volo è un grande passo per la salute globale. Con il mondo che cerca di immunizzare i bambini più difficili da raggiungere, la tecnologia dei droni può essere l’arma vincente per superare l”ultimo miglio’ e raggiungere ogni bimbo”, ha affermato Henrietta Fore, direttore esecutivo dell’Unicef, commentando la gloriosa impresa.

I droni sono applicati in ambito medico non solo per il trasporto di sostanze in zone impervie, come il vaccino in questo caso, ma essi hanno già trovato largo impiego anche per il trasporto di attrezzature di vario genere, tra le quali defibrillatori e sacche di sangue, permettendo di garantire tempestività alle manovre di soccorso ed aumentando il tasso di riuscita delle stesse.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II