Cellulari, PC, tablet, i dispositivi elettronici ci accompagnano nella vita quotidiana ormai da anni, includendo nell’ultimo periodo anche bambini nelle più tenere età. Purtroppo la tecnologia non ha sempre risvolti positivi, o meglio ad essi si aggiungono, in maniera non trascurabile, aspetti negativi che influiscono sulla salute e sull’ambiente circostante. Ad oggi non esiste una regolamentazione ben precisa che limiti o che abolisca l’uso di determinati dispositivi, regolamentazione la cui necessità tende a farsi sentire in maniera sempre maggiore, tanto da spingere i ministeri preposti a riunirsi e prendere delle decisioni.
Sei mesi, il termine ultimo entro il quale si saprà come utilizzare in maniera corretta del cellulare e dei dispositivi elettronici, al fine di non danneggiare la salute, data entro la quale dovrà partire anche una campagna informativa, in base a quanto concordato dal ministero dell’Ambiente, in accordo con il ministero dell’Istruzione e quello della Salute.
La la tabella di marcia è stata definita grazie ad una Sentenza del Tar Lazio la quale ha accolto e dato riscontro a un ricorso presentato dall’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog.
“Il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Salute ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ciascuno per il proprio ambito di competenza, provvedano (nei termini e con le modalità indicate in motivazione) ad adottare una campagna informativa, rivolta alla intera popolazione, avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless) e l’informazione dei rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi”, in base a quanto riscontrabile all’interno del testo dei Giudici amministrativi.
Nessuna opposizione è giunta dai dicasteri citati.
“I tre ministeri recepiscono con favore la decisione giurisdizionale, convinti della necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e di promuovere misure di prevenzione. I ministeri sono già al lavoro per la costituzione di un tavolo congiunto che avrà la finalità di dare seguito a quanto deciso dai giudici amministrativi”, come si può leggere in una nota congiunta.