Oggi, 3 aprile attraverso il comunicato della White House, gli USA sono pronti ad allentare i vincoli sulle emissioni di gas C02 nell’atmosfera per veicoli quali auto e camion.
Nonostante il pericolo di una “nuova era glaciale “il cerchio degli animali in via di estinzione, si allarga sempre di più. A meno di un mese sulle previsioni allarmanti pubblicate dal WWF e da altri enti scientifici, attribuiscono un nuovo colpo alla precedente politica ambientale.
Secondo l’Agenzia statunitense EPA, interessata alle problematiche e alla protezione ambientale, le stime e i livelli adottati dalla precedente politica ambientale dell’antecedente mandato presidenziale di Barack Obama, sarebbero troppo elevati rispetto ai limiti consentiti e stabiliti dal protocollo di Kyoto, che già in passato aveva creato dissidi tra la presidenza G.W. Bush e la politica ambientale promossa da enti non governativi.
In tal modo, le direttive della precedente politica ambientale dell’ex presidente USA Barack Obama, andrebbero nel dimenticatoio.
La politica economica della presidenza Trump, discussa e attuata non solo con i dazi protezionistici, adesso continua il suo scontro su versante dell’ambiente.
Con l’abrogazione degli standard stabiliti da Obama, l’EPA, riammette nel mercato automobilistico la possibilità per le vetture immatricolate tra 2022 e 2025 di essere acquistate.
Circa un mese fa era arrivata la stressa sulla produzione di veicoli diesel, dal 2020, da parte dell’holding Fiat-Chrysler e da parte della Volkswagen.
Al momento sembra che la storia sia sempre più un pendolo che oscilla tra la vita a rischio del pianeta e il vile denaro.